1. Odette, oui je suis putaine, 6a parte - ( fernando )


    Data: 16/04/2021, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... ore di lei venne bruscamente interrotta dallo slargo dell’ano da parte della cappella dura di lui.
    
    “AHN !”
    
    “Ahhhhh, ecco ! Tieni ! …è ancora duro Odetta ! Ahhh, sentilo ! Duro, oh ! Duro ! Che bel culo che hai Odetta ! Sìiiiiiiii ! Ahhh!”
    
    “Ahhhh oui !...uhi ! Ahn, ahiiii! Uh ! Bon ! Ahnnn ! Bon ! Dans le cul ! Ouiiiiii !”
    
    “Cul che danza ? Sì ! Te lo smuovo bene il mazzo ! Eh piglia ! Ohhhhh ! Pigliaahhhhh !”
    
    “Oui ! Monsieur oui ! Rompi monsieur mon cul ! Uhn ! Ahnnnn !”
    
    Quell’uomo di vigore ne aveva ancora, e saggiamente aveva evitato di bere troppo, dato che probabilmente sapeva che l’alcool faceva scopare male, con poca erezione, impedendo ad esempio la messa nel culo. Ovviamente non comprendendo il francese aveva scambiato il dans le cul dell’esaltata femmina con la danza nel culo, anche se in un certo senso quel cazzo ballava eccome !… Odette da parte sua possedeva la forza fisica delle ventenni, e resistere allo stress sessuale (ripetitivo) le era sembrata una cosa ovvia. Avesse avuto 45-50 anni, con una decresciuta efficienza, non l’avrebbe subita così facilmente quella pratica sodomitica resa realmente faticosa dalla larghezza del glande del suo cliente. La posizione della pecorina non era poi così di tutto riposo. Se si fosse potuta mettere di fianco rilassando una parte della muscolatura tra natiche e sfintere avrebbe potuto anche rilassarsi mettendosi ad aspettare l’innaffio, cosa che cerebralmente apprezzava. Le movenze di Lino erano sicure; ...
    ... Odette pensò che quello fosse uno dei rapporti preferiti con sua moglie o con le donne in genere. Il culo di Odette era un passivo balocco nelle mani di quell’uomo che stava esaltandosi al punto di mollare i fianchi e stringere le zinnette molli verso il basso di lei. La nuova stretta accompagnata dal coito anale rese Odette il cui colon restava tiepido più calda, con l’ovvio vantaggio di accelerare il ritmo di battuta della cappella di Lino nelle pareti rettali. La giovane prostituta cominciò a provare un po’ di soddisfazione e di piacere, un piacere misto di dolore, esaltazione, avvolgimento, e tanto calore scambiato da quei due corpi congiunti contro natura in un peccato carnale desiderato da entrambi…peccato non fosse possibile baciarsi a lingua; all’uopo Lino le leccava la nuca ogni tanto, non appena lo sforzo, la posizione, ed il mantenimento del coito glielo consentivano. La ragazza, ritenendo di saperlo eccitare mandò dei rantoli, e quando si sentì leccata dietro l’orecchio sinistro pronunziò dei brevi incitamenti, con un tono femminile ed intimo, all’eiaculazione.
    
    “Oui ! Colpi-mi ! Colpi-mi ! Uhn ! Ahnnnnn !”
    
    “Sì ! Hoh ! Sì…ahn ! Cce kulu ka tieniiiiii…ahnnnn !”
    
    “Ahn ! Huh ! Ahn ! Huhh ! Ahnnnnnnn ! Huhhhhhhhh ! Ahù ! Ahi ! Ahnnnn !”
    
    Le paroline in italiano stentato, ma in tono innocente, sortirono l’effetto che la ragazza da consumata dispensatrice di sesso si aspettava:
    
    “Ahhhh ! Ahnnnnn ! Ahnnnn ! Eccooooooohhhh !...Sìiiiiiiii !”
    
    Messer Lino pompò ...
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