1. Il principale la segretaria tuttofare e il nipotino


    Data: 17/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Nealviam, Fonte: EroticiRacconti

    ... sentire mugolii strani. Mezzo brillo com'era non si è reso conto di aver messo il televisore troppo alto. Allora mi sono avvicinata e senza farmi vedere ho sbirciato dalla porta: stava sbracato sul divano col pisello in mano e si segava guardando un film porno. Sono rimasta scioccata: sono tornata a letto e mi sono messa a piangere per l'umiliazione. Preferiva le seghe a me ,capisci ? Così il giorno dopo mi sono data da fare a frugare fra le sue cose e nell'armadio di metallo sul balcone dove tiene i ferri, ho trovato una decina di cassette porno. Beh, me le sono viste tutte e mi sono riccamente masturbata alla faccia sua. " Non sapevo che dire, decisi di non gettare benzina sul fuoco ma mi limitai a generiche frasi di circostanza: "Dai vedrai che si tratterà di un momento di confusione mentale, gli passerà: sei una donna intelligente e troverai il modo di risolvere il problema." “ Ma in realtà ho fatto di peggio l’ho tradito” La guardai sorpreso e mi venne istintivo chiedere “ Tradito e come , con chi ?” “ SE non ti scoccia te lo racconto, magari tu riesci a darmi se non l’assoluzione almeno una spiegazione” E sorridendo cominciò a raccontare. “Nel mese di Marzo dell’anno scorso ho ospitato per alcuni giorni Roberto, un mio nipote , il figlio di mia sorella più grande ,che viveva nelle Marche. Doveva partecipare ad un concorso pubblico a Roma per un impiego statale. Una sera tornai a casa dopo il lavoro: Carlo,come spesso accadeva , non c’era, mi aveva telefonato per ...
    ... avvertirmi che avrebbe fatto tardi con i suoi amici. Appena arrivata, trovai la casa immersa in un silenzio totale. Non si sentiva volare una mosca. Eppure Roberto mi aveva assicurato che non si sarebbe mosso per ripassare le materie della prova orale del concorso Mi avviai allora verso il salottino. La stanza era in penombra, illuminata a tratti dalla luce proiettata dal televisore, acceso senza il sonoro. La porta era semiaperta. Mi avvicinai e, prima di spalancarla, mi bloccai perché attraverso la fessura vidi una scena che mi lasciò di sasso. Roberto era adagiato sul divano completamente nudo. Il suo corpo muscoloso occupava tutto il mio campo visivo. La testa era appoggiata all’indietro. Gli occhi erano chiusi. Ma quello che mi colpì più di tutto fu la sua mano destra. Era saldamente attaccata al cazzo e si muoveva lentamente su e giù. Mauri credimi, e scusa se sono diretta, spero che non mi giudicherai male, ma voglio sfogarmi , raccontare a qualcuno che possa comprendermi senza giudicare. Quello di Roberto era un magnifico esemplare di cazzo. La cappella turgida, lucida, già umida in punta, l’asta grossa, nodosa, quasi non stava nella sua mano.” Tersa raccontava e io cominciavo a farmi tutta una serie di film porno in testa. Il mio di cazzo rispondeva alla grande. Ero arrapato e curioso di sentire come andava a finire la storia. “Roberto non stava guardando nulla, ma dall’espressione del viso s’intuiva che stava immaginando fantastici scenari erotici. Seguivo coinvolta e ...
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