1. Il principale la segretaria tuttofare e il nipotino


    Data: 17/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Nealviam, Fonte: EroticiRacconti

    ... sconvolta la sua mano, scendere su e giù, e cominciai ad eccitarmi da stare male. In pochi minuti fui completamente ipnotizzata dal suo cazzo. Mi venne una gran voglia di toccarmi la fica, già abbondantemente fradicia. Mi accarezzai infilandomi tre dita dentro, mi toccai con violenza il seno, strizzai i miei capezzoli turgidi ormai duri e gonfi . Mauri, te la dico tutta, a un certo punto ho perso il controllo e dopo l’ennesimo strofinamento della fica, mi assalì una gran voglia di toccare quel cazzone di sentirlo tra le mani di strapazzarlo, baciarlo, leccarlo. Pensiero e azione, si susseguirono automaticamente: mi inginocchiai ed entrai nella stanza gattonando. Roberto continuava a segarsi a occhi chiusi. Quando gli fui a ridosso, finalmente potei vedere quella meraviglia mazza a distanza ravvicinata. Grossa, era veramente grossa, in erezione totale: la pelle era talmente tirata che potevo vedere le vene pulsare. I coglioni, grossi e pendenti, si muovevano al ritmo della mano. Lentamente mi spogliai, via la camicetta, via la gonna, restando in reggiseno e mutande. Mi accostai con la faccia per annusare l’odore del suo sesso. Nello stesso istante avevo ripreso a stimolarmi la fica. Alla fine, travolta dalla mia eccitazione, impossibile da gestire, appoggiai le labbra sulla cappella, cominciai a leccarla e contemporaneamente strinsi la mia mano attorno a quella di Roberto accompagnandola nella sega. “Che cazzo? Zia ? Ma che cazzo!” “SSSS ti prego! Lasciami fare! Ti prego!” ...
    ... Roberto si era svegliato dal suo viaggio erotico mentale e sgranando gli occhi mi fissava stravolto, non sapendo che cosa dire. Mi guardava impacciato. Tentò togliermi la mano e scansarmi ma io strinsi il cazzo ancora più forte. “Roby… ti prego! Lasciami fare! Ti prego ooooo” Ero talmente eccitata di stringere in mano il suo cazzo, che in quel momento lo avrei ammazzato se solo mi avesse impedito di andare oltre. L’effetto piacevole della sega stava comunque avendo la meglio. Le mie mani continuarono il lavoretto al posto delle sue, e suo malgrado, un po’ alla volta stava abbassando la barriera di imbarazzo alzata a difesa delle sue ultime forze. “Zia ! È… è sbagliato! “Non m’importa nulla! Ho voglia di darti piacere! Di toccare questo cazzo meraviglioso! Lasciami fare! “Io ti lascio fare!?Sei mia zia ! Ma mettiti nei miei panni” “Ci sono! E allora?” “Be! Se non ci vedi nulla di sbagliato! È tutto tuo!” “mmmm così mi piace mmmmmmm” Finalmente cedette. Mi sedetti al suo fianco completamente esposta sul suo ventre, a deliziarmi e a giocare con il suo cazzo duro. Lo segavo, lo leccavo, lo succhiavo soppesando e leccando anche i suoi stupendi coglioni. In quel momento era mio, solo mio e lo stimolavo in tutta la sua lunghezza, ingoiandolo fino in gola. Non mi sentivo in colpa, mi sentivo trascurata, e pensai che dopo tutto era colpa anche del mio uomo se ero arrivata quel punto di eccitazione. Intanto mi godevo il cazzo di Roberto: anche se mi sarebbe piaciuto se anche lui avesse ...
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