In quell’ufficio (1)
Data: 27/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: rosamatura60
... contrastanti. Quella che tutto finisca e anche quella di essere al posto di Alessandra.
Il bacio finisce e lui le fa i complimenti perché è riuscita a stare in silenzio e quindi, aggiunge, si sente autorizzato a continuare.
Non posso e non voglio farla lunga, lui rapidamente fa vagare le sue mani sul piccolo corpo di Alessandra e comincia a saggiarne la consistenza, se questa fa per opporsi lui le sconvolge il caschetto di capelli e poi continua, le sbottona la camicetta ed appare il seno di Alessandra, ne ha poco, è giovane, il reggiseno non serve e non lo usa. Ne apprezza le piccole curve, lo contiene interamene in una mano e poi le tortura dolcemente i capezzoli. Le toglie la camicetta e le slaccia la gonna, appaiono le esili gambe di lei che non ha più reazioni contrarie, sta apprezzando quelle attenzioni, dentro di se ha mandato al diavolo ogni remora e si gode quelle carezze, poi sapremo che non ha ragazzi o spasimanti e che raramente ha avute attenzioni da uomini e quindi sta scoprendo un mondo nuovo al quale, al diavolo tutto, ha deciso di abbandonarsi. Ha un evidente tremore che ne sottolinea l’emozione, lui l’accarezza sui fianchi e poi decide di affrettare i tempi. Una sua mano si intrufola nelle mutandine e vellica il rifugio amoroso di lei, poi introduce un dito nella sua vagina ed è come se Alessandra fosse colpita da una scarica elettrica, si inarca, strilla (non è sempre poco ciarliera, quindi), sospira e geme e, incredibilmente, in pochi secondi la ...
... sentiamo venire con gemiti altissimi di godimento. Si stringe a lui come una foglia al suo ramo e tremante lo prega di continuare e lui abbassandole completamente le mutandine ci mostra quell’esile corpo e ci invita a continuare anche noi quel gioco. “La professoressa gradisce molto, qualcuna mi aiuta?”. Lo confesso, sono incredula. In quel periodo, come nei lunghi anni precedenti, ero praticamente a digiuno di sesso. Devo essere sincera, quella visione così appassionata qualcosa aveva smosso in me, ma non al punto di potermi abbandonare di fronte a tutte. Non raccolgo l’invito, mentre le altre, ad una ad una, si alzano, si liberano dei vestiti (ovviamente con tempi e modi diversi, ma se le raccontassi nei dettagli, come amerei fare, diventerebbe davvero troppo lunga) e si avvicinano ai due.
La piccola Emanuela, esita, sa di avere un corpo pressoché piatto, forse se ne vergogna e pur avvicinandosi ai due non si denuda. Lui se ne accorge e chiede la collaborazione di Debora, che al contrario, non si fa pregare e comincia a denudarla.
Le due piccoline ora sono messe una di fronte all’altra e lui le invita a toccarsi a conoscersi meglio, timidamente Emanuela accenna delle carezze sul corpo di Alessandra mentre Patrizia si gode un appassionato bacio di lui.
Sono in forte imbarazzo, sono rimasta seduta, impietrita. Non posso non confessare il mio turbamento, ma quel giorno prevale la mia moralità antica e mi sembrano tutti impazziti.
Ora Emanuela ed Alessandra sono una con ...