1. L’esame di martina


    Data: 19/04/2021, Categorie: Etero Autore: 36degrees

    ... discorsi degli stessi su di lei mentre si allontanava verso i corridoi dell’istituto alla ricerca del suo esaminatore.
Nella sua testa rimbombavano ipotetici dialoghi che si stavano scambiando su di lei; quante volte avrebbero utilizzato il termine puttana, sgualdrina, succhiacazzi, rottainculo, il tutto contorniato da risolini di scherno.
La cosa che probabilmente la eccitava ancora di più è che quel giorno sentiva di meritarsi ogni singolo insulto come mai le era capitato prima.
    
    Martina si ridestò dai suoi pensieri quando finalmente riuscì a scorgere il suo esaminatore intento a parlare con altri docenti.
    
    Si trattava di un uomo sulla trentina, alto, magro e con una folta barba; era proprio come le era stato descritto, non poteva che trattarsi di lui; ad una prima visione Martina non ne rimase granché entusiasta paragonandolo subito nella sua testa ad un di quei manifestanti del movimento no-global, di quelli che vanno in giro a fare casino nelle piazze per difendere i propri ideali.
    
    “Buongiorno”, le disse imbarazzata avvicinandosi a lui e sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio non appena il suo esaminatore si fu congedato dai suoi interlocutori.
    
    “Buongiorno signorina”, rispose lui squadrandola da capo a piedi.
    
    Martina era ora imbarazzatissima ben sapendo di essere vestita in maniera poco consona rispetto al luogo in cui si trovava.
    
    “Ho saputo che seguirà lei il mio esame”, disse Martina rossa in volto sfoderando il suo sorriso migliore; “chi ...
    ... le ha detto questo, signorina?”, rispose lui schiarendosi la voce.
    
    “Mah...un uccellino”, rispose lei ancora sorridente; “deve averne presi tanti lei di uccellini”, replicò lui quasi sottovoce tornando a squadrarla con lo sguardo.
    
    Martina fece finta di non aver capito ma quelle parole la fecero eccitare in modo particolare sebbene non si sentisse per nulla fisicamente attratta dall’uomo che aveva dinnanzi a se.
“Mi dica il suo nome prego”, le chiese; Martina gli riferì quindi nome e cognome.
    
    “Ebbene sì, seguirò io li suo esame”, disse quindi l’esaminatore alzando leggermente il tono di voce dopo aver controllato un plico di fogli che teneva in mano; “ma non si aspetti che le dica le domande che ho intenzione di farle”, aggiunse ridendo.
    
    “Non sono qui per questo...volevo solo...ehm...solo vedere che tipo di persona era, tutto qui...sa...sono un po’..ansiosa”, disse Martina con la voce che a tratti le tremava.
    
    “Non si preoccupi, stavo scherzando”, rispose l’uomo; “venga, mi segua”, aggiunse facendo cenno con la mano alla ragazza di seguirlo.
    
    L’esaminatore accompagnò Martina in una piccola aula e si chiuse la porta alle spalle, quindi prese posto su una sedia di fronte ad una scrivania mentre Martina rimase in piedi di fronte a lui.
    
    “Mi dica signorina...quante ragazze pensa abbiano provato ad usare i suoi stessi trucchetti con il sottoscritto?”, le domandò; “non capisco...di cosa parla?”, replicò Martina.
    
    “Sa benissimo di cosa parlo”, ribatté l’esaminatore ...