1. L’esame di martina


    Data: 19/04/2021, Categorie: Etero Autore: 36degrees

    ... accendendosi una sigaretta in barba al cartello di divieto che campeggiava sopra la sua testa ed appoggiando i piedi sulla scrivania.
    
    “Perché si è vestita così?”, le chiese quindi appoggiando l’accendino sulla scrivania di fronte a se e cominciando a dondolarsi sulla sedia senza staccarle gli occhi di dosso.
    
    “Per gli stivali dice? Beh perché mi piacciono...diciamo che è il mio stile”, rispose lei cercando per l’ennesima volta di nascondere un imbarazzo che risultava essere sempre più evidente.
“Risposta sbagliata”, disse l’esaminatore prima di un lungo tiro di sigaretta; “se questo fosse il suo esame partiremmo decisamente male..provi ancora, su”, aggiunse.
    
    “Beh, perché...perché mi piace essere un po’ provocante...al centro dell’attenzione, ecco”, replicò lei sentendosi incalzata.
    
    “Adesso cominciamo a ragionare”, rispose l’esaminatore spegnendo la sigaretta sulla gamba della scrivania e gettando il mozzicone a terra.
    
    “Lo sa cosa serve per venire in un’università vestita così?”, le chiese;“non saprei...cosa serve?”, rispose Martina.
    
    “Me lo dica lei cosa serve, signorina, avanti”, replicò lui indispettito.
    
    Martina rimase per un attimo a pensare guardandosi intorno ed avvicinando l’indice della mano destra alla bocca; “beh...ehm...coraggio?”, ipotizzò rompendo il silenzio della stanza.
    
    “Coraggio?”, ribatté il professore come incredulo della sua risposta; “ehm...no?”, replicò lei titubante.
    
    “Quindi secondo lei per conciarsi così in un luogo pubblico ...
    ... ci vuole coraggio..”, disse lui; “lo sa cosa ci vuole invece, secondo me?, aggiunse.
    
    “Non saprei...che cosa?”, disse Martina impaurita ed eccitata allo stesso tempo immaginandosi la risposta che avrebbe ricevuto di lì a poco.
    
    “Beh secondo me...”, cominciò a dire l’esaminatore accendendosi un’altra sigaretta; “secondo me serve essere proprio una gran troia“, riprese a dire soffiando poi il fumo in direzione della ragazza.
    
    “Lei crede?”, rispose Martina fingendosi risentita; “lo credo...eccome se lo credo...”, replicò lui aspirando l’ennesimo tiro.
    
    “Allora, mi dica...quanto le piacerebbe prendere all’esame?”, le chiese poi l’esaminatore.
    
    “Beh...sono una che punta sempre al massimo...30 ovviamente”, rispose Martina con aria di sufficienza.
 “30…”, ribatté il professore sorridendo senza toglierle lo sguardo di dosso; “e magari vuole anche la lode”, aggiunse ridendo.
    
    “È una incontentabile lei...si vede subito”, disse ancora; “crede di essersi preparata a dovere per ottenere il massimo dei voti?”, aggiunse.
    
    “Credo di si, insomma...”, rispose lei; “crede di essersi fatta abbastanza il culo per meritarsi un 30?”, la incalzò lui posando lo sguardo sul fondoschiena di Martina costretto nella sua corta minigonna.
    
    “È strano, lo sa?”, proseguì lui alzandosi in piedi; “di solito le ragazze che vengono da me a implorare pietà più che essersi fatte il culo sono disposte a farselo fare”, proseguì con un basso tono di voce che per Martina risultò essere molto sensuale al ...