Vigilia di vacanze
Data: 19/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: rococo
... non ti fai tanti problemi, vaisubito al sodo. Lui invece è timido, e senza di te non riuscirebbe ad attaccar bottone�."Sono nel panico, non ho mai intrapreso discorsi di questo genere con una donna, e non so neppure cosa mai Marco le abbia potuto raccontare."E... veramente... io...""Allora non è vero!....", taglia corto con fare provocatorio, "anche tu davanti ad una donna ti intimidisci�."Il mio orgoglio reagisce e mi dà una carica di spavalderia che non avrei mai sospettato. Rispondo un po� risentito:"Marco ha ragione�.. io con le ragazze... ehm�. con le donne vado subito al sodo �� tanto è lì che bisogna finire�. tanto vale non perdere tempo!"Marina si mette a ridacchiare divertita:"E questa tua....teoria paga?�. ti porta risultati?""Veramente non sempre�."Per un attimo il silenzio si fa pesante. Poi Marina affonda il colpo:"Ma dimmi, hai mai fatto l'amore con una donna?"La domanda mi spiazza, rifletto un secondo, mi viene di vantarmi con la storia della nigeriana, ma poi, assumendo un tono dimesso, le rispondo:"La verità? No, ancora no, a scuola tanti ragazzi l'hanno già fatto, io forse anche per il mio impeto....."Mi volto a guardare Marina negli occhi, chiudo i miei e avvicino la testa alla sua, come a cercare un bacio. Lei si alza, svicola via senza emettere un fiato, lasciandomi lì come un ebete. Mi sento nella merda, abbasso lo sguardo verso terra, in quel momento vorrei sparire.Poi, trum-trum, sento due mandate secche alla porta d'ingresso e, pochi secondi dopo, ...
... avverto la presenza di Marina alle mie spalle, ancora impietrito sul divano."Vieni con me", mi sussurra con voce flebile all�orecchio.Mi prende la mano e mi guida per il corridoio, entriamoin camera sua, con il cuore che mi pulsa in gola. Sono alle sue spalle, l�aggredisco da dietro, afferro con le mani il suo ventre, poggio le labbra sul collo. Lei prende la mia mano e la porta alle tette, aprendosi ancora di più la camicetta. Intanto ho portato l'altra mano sulle cosce, il vestitino si è ormaiarrotolato fin sopra il pube. Ansima, sembra quasi abbia piùvoglia di me.Non mi ero sbagliato, le mutandine le aveva tolte, e il pensiero che fosse tutto già preventivato mi fa sentire un toro. Ora la mia mano è tra sue le gambe, la fica è zuppa bagnata, l'odore forte del suo succo mi affoga le narici. Marina raggiunge con le dita il mio cazzo ed ha un vero sussulto a sentirlo così carico e svettante. Si volta, si siede sul letto, mi slaccia prima la cinta, poi i sei bottoni dei jeans. Il cazzo dentro soffre visibilmente, ha urgente bisogno di sfogare la sua possenza.Con grande attenzione Marina fa scavallare l'elastico degli slip e, per un attimo, resta lì a guardare l�esuberanza del mio cazzo; poi lo impugna con decisione e se lo infila tra le sue labbra vogliose.Estasiato, ma ancora un po� attonito, resto in piedi mentre la testa di lei con movimento ondulatorio mi succhia l'anima, sento quasi subito lo stimolo dell'orgasmo. Allora, per non fare la figura del pivellino che sborra al ...