1. Il barista (1)


    Data: 27/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    “Ehi, ciao ragazzi!”. Con la sua solita esuberanza, Enzo entra nel bar, seguito dal suo fratellino, e saluta me e Pino attirando l’attenzione di tutti i presenti.
    
    Io e il mio amichetto siamo andati al cinema e, non avendo voglia di tornare a casa, ci siamo fermati a bere qualcosa. Poi, il biondino aveva voglia di sentire il racconto della serata al locale di Andrea e, allora, perché fosse più completo e ricco, ho deciso di chiamare Seby ed Enzo a darmi una mano a ricordare tutti i particolari.
    
    “A un certo punto sono svenuto, come mio solito…”, ho detto a Pino prima che i fratellini arrivassero.
    
    “Sempre la stessa pappamolla!”, mi schernisce lui.
    
    “Beh, sta’ di fatto che ho dimenticato alcune cose e altre me le sono perse. Enrico, vedendomi in quello stato, mi ha portato via di peso”.
    
    “Ah! Che cavaliere!”, si sbraccia Pino, facendo la parte di Rossella O’Hara.
    
    “Cretino!”, lo apostrofo, e gli do uno scappellotto sulla nuca.
    
    È proprio in quel momento che Enzo e Seby fanno il loro ingresso nel bar e si precipitano al nostro tavolo. Sono ormai le 23 e di gente ce n’è poca, ma si sono voltati tutti a guardarli.
    
    “Anche meno!”, li rimprovera Pino.
    
    “Meno che?”, chiede Enzo ignorando le sue parole e passando subito ad altro. “Beh? Come ti senti oggi? Cazzo, Giò, mi hai ubriacato l’altra sera! Che fregna saporita che avevi!”.
    
    “SSSSSSSSSSSSSHHHHHHHHHHHHHH!!!”, gli faccio, mettendomi l’indice davanti alla bocca, dopo aver notato che i tipi seduti nel tavolo ...
    ... accanto al nostro hanno storto i musi.
    
    “Ma dai! Come se quelli non avessero mai scopato!”, ribatte, aumentando via via il volume della voce. Allora, quelli lasciano i soldi sul tavolo, si alzano e se ne vanno. Mi guardo un attimo intorno e capisco che abbiamo fatto fuori tutti.
    
    “Adesso che siamo soli puoi scatenarti!”, dico ad Enzo.
    
    “Ti ha raccontato tutto?”, chiede allora a Pino.
    
    “Quasi… Anche che a un certo punto è svenuto…”.
    
    “Già, peccato! Comunque, è stato grande! E poi, con quella figa che si ritrova, ormai può fare godere chiunque!”.
    
    “Sì, me l’hanno raccontato. Ma io non ho ancora avuto l’onore di vederla da quando è rientrato da Malta!”.
    
    “NO??!! Ma questo è grave! Dobbiamo rimediare subito!”, chiosa Enzo, e si guarda intorno.
    
    “Che fai?”, gli domando.
    
    “Cerco un posticino in cui appartarci… A meno che tu non voglia farlo qui!”.
    
    “Ma… che cosa?”.
    
    “Ma come che cosa??? Fargli vedere la tua bella rosellina spampanata! È una delizia, amore!”.
    
    “Tu sei matto! Io non mi spoglio in un locale pubblico!”.
    
    “Beh, l’altra sera l’hai fatto!”, ammicca, riferendosi a me scosciato, sdraiato sul divano del locale di Andrea.
    
    “Ma che c’entra! Lì erano nudi tutti quanti!”. Mentre dico queste ultime parole mi accorgo che il suo sguardo è fisso su un punto del locale. “Neanche mi guardi più quando ti parlo?”.
    
    “Zitto zitto, che ho trovato il modo di fare vedere a Pino il tuo bel buchetto!”. Seguiamo la direzione verso cui è orientata la sua testa e i ...
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