1. Il barista (1)


    Data: 27/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... ripassato da tanti di quei cazzi che ormai non ti fanno né caldo e né freddo!”, mi fa.
    
    “Credi?”, interviene Enzo. “Prova a scoparlo e vedrai se è insensibile! Ma poi non dire che non ti avevo avvertito!”.
    
    “No, aveva detto che sarei stato io il primo!”, protesta Seby, ancora tremante per la leccata di prima.
    
    “Resisti, fratellino. Arriverà anche il tuo turno!”, lo tranquillizza Enzo. Allora, il barista si alza in piedi, si carica le mie gambe sulle spalle e mi affonda la nerchia in culo.
    
    “Oddio! Ma sei un forno!”, sbotta, notando subito la mia elevata temperatura interna. Con la coda dell’occhio vedo Pino scendere dal tavolo: vuole assolutamente vedere com’è diventata la mia rosellina. Mi viene accanto e si china sul mio ventre martellato dai colpi di cazzo del barista.
    
    “Merda, amico! È diventata bellissima!”, commenta con stupore, e me la accarezza con tre dita, mentre torna su e mi bacia, limonandomi profondamente.
    
    “Ti… piace…?”, gli chiedo, ansimando.
    
    “”Sì. E a te piace come ti sta fottendo sto stronzo?”.
    
    “S… sì… non è male…”, rispondo. Il barista sente e, un po’ ferito nell’orgoglio, accelera l’andirivieni. Mi afferra per le spalle e inizia a sbattermi il ventre contro le chiappe con violenza. Il glande mi percuote la prostata e la sollecita con maggiore frequenza. La sento palpitare e così tutto il mio ...
    ... stomaco.
    
    “Che c’è, tesoro? Sta già arrivando?”, mi domanda Pino.
    
    “Credo di… ah!... di sì…”, rispondo a fatica.
    
    “Chi…? Chi…?”, chiede il barista.
    
    “Non chi! Che cosa, idiota!”, lo cazzia Enzo, ed il mio sfintere comincia a pulsare.
    
    “Ma che…?”, si agita lo stallone, che tuttavia non smette di scoparmi. “Ma che fa? Cazzo: si apre e si chiude!”, esclama, accorgendosi delle contrazioni della mia rosellina.
    
    “Preparati: stai per sborrare, tesoro!”, lo avverte ancora Enzo.
    
    “Ma che dici!!! No, no… io non sono ancora pronto…”, lo contesta il barista, ma subito dopo deve correggersi. “Oh, porca puttana! Me lo stringe… me lo mangia… mi sta spompinando col culo… AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!”, urla, e i miei muscoli interni gli mungono la verga e lo portano all’orgasmo.
    
    Si accascia su di me e, tutto tremante, mi insulta: “Troia! Zoccola, mi hai fatto venire! Ma che mi hai fatto??!! Questo non è un culo: è una trappola!!!”. Si tira su di nuovo e, con uno strattone, estrae la minchia. Se la guarda un po’ e, dopo aver accertato che è ancora tutta intera, si rilassa. Poi, ci guarda, uno dopo l’altro, e si passa una mano sulla faccia, asciugandosi il sudore. “Siete pazzeschi! Siete…”. Non trova le parole per concludere la frase e, retrocedendo, trova una sedia e ci si lascia andare sopra, rimanendo basito per quanto appena accaduto.. 
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