1. I lontani vicini cap. 2 di 2


    Data: 21/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo

    ... per tutti e due voi, e ...non sto scherzando!”
    
    Non mi sfugge lo scambio di sguardi tra moglie e marito, il sorrisetto da furbetto di lui, una lieve tensione sul volto di lei che dice “Forse abbiamo bevuto troppo”.
    
    Le fa eco Claudio “Meglio! In vino veritas...mi pare si dica” quasi di seguito chiede “Andiamo a casa?” e, ancora, senza attendere risposta, alza la mano per richiedere l'attenzione del cameriere, al quale chiede “Il conto per favore”.
    
    Non sa che quando poco fa mi sono alzato con la scusa di andare in bagno in realtà sono già passato io dalla cassa a saldare il conto. Glielo dice il cameriere che ha già beneficiato di una lauta mancia da parte mia. E' il momento della mia “bella figura”; è l'ora di lasciare il locale e tornare a casa.
    
    Se volessimo ci sarebbe ancora tempo per andare da qualche parte ma, quando siamo già in macchina, Claudio invoca la stanchezza, e chiede a me se non sono anch'io stanco del viaggio. Giorgia taglia la testa al toro decidendo lei per tutti di andare a casa. Appoggia la testa alla spalla del marito che è al posto di guida e gli dice “Sì, andiamo a casa, anche io ho voglia di andare a letto”. Io seduto alle loro spalle vedo la mano di Giorgia accarezzare la parte alta della coscia del marito, forse palpeggia anche l'apparato sessuale.
    
    Prendo atto e per il momento taccio. Continuo ad osservarli per tutto il breve tragitto. Da numerosi piccoli gesti, sguardi, mezze parole che si dicono, mi è chiaro che hanno voglia di fare ...
    ... sesso tra loro. Sembrano come essersi scordati di me.
    
    Quando siamo a casa loro, Claudio mi chiede se voglio bere un whisky.
    
    E' il momento di agire.
    
    Rispondo: “Non è di un superalcolico che ho bisogno in questo momento”.
    
    Claudio mi guarda fisso negli occhi, le sue labbra accennano molto vagamente ad una specie di sorriso tutt'altro che spontaneo. Percepisco la sua tensione non molto dissimile dalla mia agitazione. Sospiro prima di dire con tono che vorrebbe essere serenamente allegro ma mi esce solo un poco stridula: “Bello scherzo mi avete fatto! Con certi argomenti avete fatto eccitare anche me. Adesso voi potete dare sfogo ai vostri bollori, io dovrei consolarmi con un whisky?”
    
    Gli poggio la mano sulla spalla e aggiungo: “Lascia perdere i digestivi, vai. Vai da lei, non vedi che freme per il desiderio di te?”
    
    E' evidente che Claudio vorrebbe dirmi qualcosa ma non riesce a proferire parola, si limita a fissarmi tenendo quella sua espressione tra il teso ed il sornione.
    
    Io continuo: “Certo che con tutti i discorsi che mi avete fatto cominciavo a pensare che non mi avreste mandato a dormire da solo al piano di sopra. Vi facevo un poco più moderni, con mentalità più aperta...non so se mi spiego...”
    
    “E se invece tu ti sbagliassi? -dice finalmente Claudio con voce emozionata. Ma una volta ritrovata la capacità di parlare, va avanti veloce con: “Dai lasciamo perdere questi discorsi. Tu vuoi far scoccare la scintilla, ma se scoppia può essere pericoloso. Non ...
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