io - Racconti Erotici

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... brava morosa, Alice mi aveva fatto una fantastica sega ed un meraviglioso pompino. Io ero allora nel pieno della mia forza virile ed avevo bisogno ogni giorno di sfogarmi. E la mia morosa, ogni giorno, mi soddisfava. Federica, la sua bella mammina, non immaginava che io gonfiavo ogni giorno di sperma la sua bella figlia!�E allora? � insistette la voce � Niente scuola oggi?� E mi apparve. Ancora più bella del solito. Gonnellino bianco, cortissimo. Magliettina pure bianca e straordinariamente leggera e quasi trasparente. Intravidi i suoi seni, liberi sotto la maglietta. E il disegno, eccitantissimo, dei capezzoli appuntiti. Mi sembrarono particolarmernte grandi.Federica aveva accompagnato Alice a scuola e si era vestita frettolosamente. Tanto da dimenticare il reggiseno... Calzava delle scarpette rosa da ginnastica. I capelli, biondi e lunghissimi, erano raccolti da un buffo fiocchetto rosa. Sembrava una ragazzina che andava a giocare a tennis. Con somma gioia del suo maestro!�Ti ho visto, sai! Anzi ti ho beccato! � mi rimproverò abbassandosi gli occhiali da sole � Ho un certo sospetto...� Io risposi con un mugugno pensando alla sfiga avuta. Farmi beccare proprio dalla mamma di Alice. Bramavo di rividerla, ma non lì e a quell'ora!�Ed io, ora, cosa dovrei fare? Accompagnarti io in classe o riportarti a casa? - mi disse falsamente imbronciata a braccia conserte � Decidi tu...� Mi uscì una risposta delle mie. Avevano avuto in passato una funzione totalmente disarmante. �Lo sa, ...

... signora, che imbronciata è ancora più bella. Forse anche più di sua figlia...� �E tu lo sai che sei un gran impertinente? � mi replicò subito sorridendo la donna con un tono misto tra imbarazzo ed apprezzamento - . Avevi intenzione di rimanere qui su quella panchina fino a questa sera? Visto che oggi, come mia figlia, hai il rientro pomeridiano...��Effettivamente... - risposi nascondendo le altre dieci risposte che le avrei dato - . Non ho molte possibilità. Anche se questa giornata, con questo sole...� Lei si mostrò perplessa e per un po' pensierosa. Molto pensierosa. Scosse la testa e la vidi poi per un attimo diventare seria. Molto seria.Poi parlò, cadenzando per bene le parole e nascondendo a fatica un leggero affanno che le derivava da uno strano ed improvviso imbarazzo. �Ehi, ometto sfortunato, ti piace il mare? E ancor più prendere il sole? - mi chiese sapendo già la risposta vista la performance che avevo dato qualche giorno prima sul suo trrazzo � L'altro giorno, a casa mia sul terrazzo in compagnia di mia figlia, ti sei dimostrato un vero... naturista! Sbaglio?� Abbassò poi ancor di più la voce. �Mmm... Ti ricordo che noi due condividiamo già qualche segreto! E tu mi hai fatto delle promesse!� �Anche lei, signora! - replicai immediatamente � Anche lei mi ha fatto l'altra sera delle promesse... Io ho ubbidito a tutti i suoi comandi... Ricorda, vero, quello che mi ha invitato a fare? O, meglio, a non fare......�Lei sorrise fingendo di non capire ma subitodopo rincarò la ...