1. La percezione umana


    Data: 24/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cignonero

    Quella mattina mi svegliai abbastanza presto, il cinguettio degli uccelli animava l'aria, le tenebre si stavano dissolvendo nelle prime luci del giorno, l'intera casa fu ben presto riempita da oniriche sfumature rosate, sembrava tutto sospeso, anche i pensieri che avevano affollato la mia notte per incanto erano svaniti, mi voltai verso di lei che dormiva ancora, le lenzuola aggrovigliate al suo corpo lasciavano la schiena nuda che percorsi con lo sguardo, fino a quel tatuaggio incastonato fra le scapole, a sfiorare di poco la base del collo, curve e linee sottili richiamavano un fiore di loto stilizzato, non era molto grande, ma nemmeno invisibile.E poi, la sua nuca, quella nuca che avrei riconosciuto ovunque e i capelli così corti e sbarazzini, la facevano sembrare ancor più piccola di quanto non fosse e poi,poi, l'incavo tra il collo e la spalla, quel nervetto, che avrei mordicchiato e baciato ad oltranza , amavo, mentre cercava di sfuggirmi per via del solletico ed i brividi che le procucavo e, la sua risata in quei momenti era per me come toccare il cielo con un dito.Respirai e mi sedetti, poggiai i piedi sul parquet, tesi le braccia in aria inarcando la schiena, le lasciai cadere portando una mano sulla poltroncina alla camicia che poco dopo indossai, mi alzai e mi diressi verso le scale, scesi un paio di gradini, accarezzai la ringhiera e mi voltai ancora a guardarla, notando che si stava svegliando�Buongiorno splendore, vado a preparare il caffè, poi ci pensi tu a ...
    ... portarlo su?�Si voltò e con gli occhi ancora semichiusi, sorrise�Buongiorno...�Portò la mano fra i capelli per giocare con qualche ciocca e lasciarla subito dopo cadere sul guanciale�Si! 5 minuti e vengo...�Risi fra me e me, con la certezza che sarebbe rimasta a letto ancora per un bel po'.Arrivai in fondo alle scale, Il caldo parquet stava per lasciar spazio alla bianca e fredda pietra del resto della casa.Era una bella casa a mio parere, del resto non poteva essere diversamente, avevo scelto con cura e studiato ogni particolare personalmente, pochi pezzi essenziali, lineari e moderni, si sposavano bene con il suo aspetto rustico e antico, un grande camino in pietra si lasciava notare per primo dall'ingresso principale, non vi erano muri, corridoi o divisioni nette tra un ambiente e l'altro, fatta ad eccezione dei due bagni, tre, contando anche la lavanderia su in terrazzo.Nella ristrutturazione erano state recuperare le vecchie pietre delle mura e dei pavimenti per non snaturare l'anima di ciò che era un tempo; data l'altezza dell'immobile, credo un fienile o roba del genere, in realtà, poco mi interessai di quella faccenda, anche perchè, al momento dell'acquisto le pratiche per il cambio di destinazione d'uso erano già state fatte; qualche anno prima era solo un rudere a cui era crollato anche il tetto, ed ora grazie alla mia tenacia era diventato un posto accogliente e tranquillo.Una chicca che mi concessi fu la vetrata sul letto, invece della classica finestra che affaccia ...
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