1. La percezione umana


    Data: 24/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cignonero

    ... mani, sollevò appena le spalle ed accennò un sorriso�Immagino di si?� Le domandai anche se avevo già capito la risposta, ma volevo sentirlo da lei, alla fine ci riuscì, sussurò come se avesse un groppo in gola�Si�Appoggiai la testa allo schienale e le passai il braccio intorno al collo, mi abbracciò. Mi spinsi in avanti per poggiare il butt plug sul tavolo, non era molto grande in dimensioni, il fatto che fosse in silicone lo rendeva più che adatto, ad adempiere al suo compito che sarebbe stato di qualche ora.Poi Giorgia prese coraggio e disse qualcosa che mi avrebbe infiammato i sensi�Il fatto che tu sappia che io ho... mentre saremo lì, mi eccita da morire�A quelle parole già immaginavo la scena, mi voltai e lei si avvicinò, mi fiondai sulle sue labbra, cominciai a baciarla e stringerle le spalle, lei fece scorrere le mani sotto la mia camicia e cominciò a percorrere la schiena prima con i palmi, poi con le dita ed infine con le unghie, mentre continuavo a baciarla�Ferma... Ferma, non voglio segni...� Rise e continuò senza darmi ascolto, passai una mano sul collo e premetti leggermente, mi scostai un poco e la guardai negli occhi�Se ti dico di fermarti, devi farlo...� Gemette, scossi la testa e così notai la corda che serviva per chiudere gli ombrelloni, la presi�Dato che, non ti piace ascoltarmi, ora faremo a modo mio�Rimase ...
    ... immobile e quando mi riavvicinai con la corda in mano mi suppliccò ridacchiando�No... No ti prego, farò la buona��Pregarmi... Così... Poi... Non serve a nulla e lo sai bene, mi fai solo incazzare ancora di più� Le afferrai i polsi e li legai alla ringhiera�Ti prego, ti prego� mi sedetti al suo fianco e la guardai minacciosamente�Alex...� Rimasi in silenzio�Alex...� La guardai, seduta in quella posizione, con le mani legate sopra la testa, la schiena si era leggermente inarcata, le gambe ed i piedi uniti, mi sarebbe piaciuto lasciarla ancora per un pò così, ma non avevamo molto tempo e questo mi eccitava e faceva infuriare allo stesso modo.�Se non la smetti di pronunciare il mio nome vado a prendere la barra�Insiprò e deglutì, poi sbarrò gli occhi�No, la barra...no...� Mi avvicinai e le infilai la lingua in bocca, fece lo stesso, la mia mano si fiondò nei pantaloncini fra le sue gambe, era umida, le morsi la lingua e gemette, nel frattempo le avevo infilato un dito con forza nella fica, sobbalzò, diedi un paio di colpi e mi fermai, portai la mano piena dei suoi umori alla sua bocca�Lecca, non deve rimanervi traccia... Lecca� Eseguì l'ordine.Pulii la saliva dalle dita su quell'obbrobrio che osava definire indumento�Sai... Questa maglia, mi ha sempre fatto schifo� E prima che avesse il tempo di dire o pensare qualcosa, la strappai. 
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