1. La percezione umana


    Data: 24/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cignonero

    ... quell'ora, si sentiva l'odore della terra ancora umida, i gelsomini in fiore addolcivano l'aria; restai un pò a riempirmi di tutto questo.Presi la tazzina che avevo lasciato sul tavolo e ne bevvi un piccolo sorso, aprii il cassetto dove tenevo le sigarette e ne presi una, l'accesi, tirai una boccata e chiusi gli occhi; quando, udii provenire dalla lavanderia il suono dello strascicare delle sue ciabatte, tenni ancora gli occhi chiusi, fin quando sentii il tintinnio della tazzina sul tavolo, lei era in piedi di fronte a me, aveva la testa piegata di lato, il suo volto accennava un sorriso, immobile ad aspettare una mia qualche reazione, sorrisi�Di nuovo buon giorno pigrona, dormito bene?�Voltandosi al mare�Si, alla grande! E tu?�Stiracchiandosi ed alllungando appena un piede, si rigirò con una lieve piroetta, i suoi occhi incontrarono i miei.�Diciamo che ho dormito, non come avrei voluto, ma ho dormito, preso il caffè?�Scrollai col pollice il filtro per lasciare cadere la cenere e presi un'altra boccata, si avvicinò alla poltrona e si lasciò cadere di fianco a me�Ora lo facciamo insieme�allungò le braccia al tavolo e prese le tazzine, porgendomene una, fece un sorso e poggiò la nuca sul cuscino�Buono...��...Inaspettato...� Aggiunse con gli occhi chiusi.Restai in silenzio, in attesa, si voltò e sospirando�Particolare... Strano...�Cercai di venirle in soccorso�Credi di non poterlo fare?�Appoggiò la testa sulla mia spalla e mi prese la mano�Beh, non abbiamo mai sperimentato una ...
    ... cosa del genere, diciamo... In pubblico...�Aspettai, mentre lasciavo scivolare le mia dita fra le sue�Forse, ho capito male Alex... vuoi fare questa cosa mentre saremo lì?��Mi aiuterebbe, sarebbe un modo per sdrammatizzare... Mi ecciterebbe molto�Feci gli ultimi tiri e lasciai uscire lentamente il fumo, spensi il mozzicone nel vasetto a terra che fungeva da posacenere, aspettai ancora.�Non ti nascondo che quando ho letto, mi sono eccitata molto all'idea, ma allo stesso modo, un po' turbata...�Non volevo che facesse qualcosa solo per rendermi felice se anche lei non lo fosse stata; lasciai la sua mano, mi scostai e le sfiorai le guance mentre lasciavo scivolare una mano per alzarle il mento, mi tuffai nei suoi occhi verdi�Se credi possa metterti a disagio, fai conto che quel biglietto non sia mai esistito�La strinsi a me, poggiò una mano sul mio sterno e indietreggiò un poco, ben presto capii il motivo di quel gesto, ma per un attimo la mente si confuse. Con gli occhi a terra, prese ciò che non mi aspettavo più dalla tasca dei pantaloncini; fino a quel momento non ci avevo fatto caso per via di quell'orrenda maglia larga e lunga che era solita indossare quando ciondolava per casa in attesa del l'ispirazione per studiare, fare giardinaggio o altro; mi porse l'oggetto sghignazzando, senza riuscire a guardarmi, poi arrossì.�Da questo, deduco che ha vinto la voglia di sperimentare...� Le dissi cercando un contatto visivo, le guance erano ancora rosse e lo sguardo chino sulle mie ...