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Il rosa e il nero
Data: 27/04/2021, Categorie: Etero Autore: Napocapo
... pressione che esercitava sul mio cazzo, mi disse: "Non mentire! Forse lusingherebbe entrambi se le cose stessero come dici tu, ma non è così. Tu vuoi sentirti dominato da una donna. I tuoi romanzi sono pieni di ragazze ribelli che alla fine trovano un uomo che le doma. Tu vorresti essere al loro posto, anche se il tuo ruolo di maschio ti impedisce di accettare fino in fondo questa realtà. Ma non preoccuparti tesoro, io ti aiuterò a far venir fuori questo tuo lato represso. Vedrai come saprò liberarti di ogni timore". Quello che aveva detto mi aprì gli occhi definitivamente. Non potevo più negarlo a me stesso, io volevo essere come le eroine dei miei romanzi e ritrovarmi nelle mani di una persona sicura di sé e che sapesse bene cosa volessi. Ma Giorgiana non aveva considerato che però i miei personaggi femminili non sono mai completamente in balia dei loro uomini, perché con la loro dolcezza e con il loro fascino possono esercitare un potere non indifferente. Perciò ero disposto ad accettare Giogiana come la mia regina ma non volevo però una monarca assoluta. Giorgiana mi lasciò legato al letto tutta la notte. Ma la mattina dopo venne per la colazione. Questa volta indossava una corta vestaglia di seta rossa con disegni orientaleggianti. " Come vedi ti ho portato la colazione. Così non dirai che sono una padrona cattiva. Guarda qui, non sembro una geisha? Sì mi va di essere la tua geisha, anche se un po' particolare" Sul vassoio che aveva portato c'era una tazza ...
... di latte e delle fragole. "Tu devi imparare ad adorarmi nelle maniera più assoluta. Tutto ciò che proviene da me dovrai considerarlo sublime. Nulla di me ti dovrà repellere. E ora cominciamo con una cosa molto facile" Prese una fragola e la lavò con la sua saliva. Nessuna fragola che avevo gustato fin ad allora mi sembrò dolce come questa, ma fu niente al confronto del gusto delle fragole che grazie a lei potei assaggiare qualche istante dopo. Fece cadere ai suoi piedi la corta vestaglia che aveva indosso, e cominciò a masturbarsi lentamente e delicatamente. Quando il suo sesso cominciò a trasudare abbondanti umori, vi immerse una fragola. Quel frutto rosso umido del suo piacere provocò sulla mia lingua la più sublime delle sensazioni provate fino ad allora. "Bene, vedo che questa colazione è di tuo gradimento. E ora devi bere un po' di questo squisito latte" Sistemo' la tazza di latte tra le sue belle cosce in modo che delle preziose gocce, stillate dall'apertura più piccola del vestibolo, si confondessero con il candido liquido. Bevvi avidamente quel sensuale nettare, rendendo contenta la mia carceriera. Finita la colazione, Giorgiana se ne andò via e solo dopo diverse ore tornò a farmi visita. La sua mise era identica a quella della sera prima, ma questa volta i tacchi a spillo delle sue scarpe erano di metallo e il loro rumore rendeva minaccioso ogni suo piccolo passo. Aveva in mano dei fogli A4. "Mentre tu eri qui legato al letto, io sono andata a casa ...