-
Il rosa e il nero
Data: 27/04/2021, Categorie: Etero Autore: Napocapo
... modo non dimenticherai mai che sei una mia proprietà. E ora scoperemo. Ma ti avverto, quando io starò per raggiungere l'orgasmo ti infilzerò i capezzoli con questi spilli. Voglio che il massimo del mio piacere corrisponda al massimo del tuo dolore." Lei, ovviamente, si mise sopra di me e cominciò a cavalcarmi alla ricerca del suo piacere e del mio dolore. Sentivo la sua vagina inumidirsi sempre di più. Ogni gemito di piacere mi preannunciava ciò che mi sarebbe toccato in sorte alla fine dell'amplesso, eppure la mia erezione non veniva meno e continuava a dare piacere a entrambi. Mi sembrò allora di comprendere come possa il maschio della mantide religiosa accettare di accoppiarsi, nonostante la sua compagna gli rechi in dono la morte. E' un impulso o un desiderio che senti provenire da incontrollabili recessi del tuo animo. E anche se la paura ti spinge ad opporre resistenza, sai che non hai scampo e che alla fine dovrai consegnarti al tuo destino. Dai suoi movimenti assai convulsi e dalla crescente intensità delle sue grida, capii che l'orgasmo era imminente. Ma la mia amante-mantide esitava. I miei capezzoli stavano ricevendo solo delle ridicole punture. Intuii allora che avrei potuto usare la sua debolezza per spezzare la maniera assoluta con la quale mi aveva dominato sino ad allora. Lei mi aveva insegnato che il BDSM non era altro che l'evoluzione delle pulsioni latenti in ogni relazione. Dunque ora toccava a me ridefinire i rapporti di potere. Presi le sue ...
... mani, che avrebbero dovuto essere spietate e che invece ora stavano tremando. Cercando di non far trasparire la minima paura, la fissai negli occhi. Quindi strinsi la presa e così le sue mani poterono trafiggermi. Prima che il dolore mi pervadesse, riuscii anche a spingere un ultima volta il mio cazzo dentro la sua fica. Io avevo fatto quello che lei non aveva avuto il coraggio di fare. Perciò, con la mia determinazione nell'andare sino in fondo, avevo chiaramente dimostrato come lei non fosse stata in grado di esercitare quel potere assoluto cui ambiva. Ovviamente, dopo un po' fui vinto dal dolore e persi i sensi. Passai i seguenti due giorni accudito e curato da Giorgiana, che si era trasformata in una brava infermiera. Ma appena cominciai a stare un po' meglio la mia infermiera si fece sempre più brusca e tirannica. Evidentemente non destavo più quella pena che mi aveva permesso di godere di uno speciale trattamento. Così ben presto lei ridivenne la mia padrona e, nonostante non mi fossi ancora ristabilito del tutto, riprese a infliggermi le sue sevizie.Iniziò con una cosa anche abbastanza dolorosa. Pretese che scrivessi la nostra storia e che lo facessi con una vecchissima macchina da scrivere con i tasti molto duri, al fine di essere costretto a sforzare i muscoli del petto quel tanto necessario per rinnovare il dolore delle mie recenti ferite. E è sempre per il piacere della mia signora che ora mi umilio a pubblicare quel che ho scritto. Per quanto riguarda ...