Il fidanzato di mia sorella 7 - ricordi adolescenziali 2
Data: 02/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... toccandosi l’orecchio. Io avvampai, mentre loro scoppiarono in una fragorosa risata e la professoressa fu costretta a riprenderli. Da quel giorno fui il loro bersaglio preferito. Non facevano altro che punzecchiarmi con vari nomignoli finché un giorno di metà Dicembre li vidi nell’aula intenti a segarsi, poi fui sverginato dal nonno il giorno dopo mentre fuori divampava un caldo insolito per il periodo, per colpa di un piccolo anticiclone, e alla fine, preso dal coraggio, li affrontai nel bagno e da quel giorno iniziarono a scoparmi la bocca facendomi bere la loro sborra cosa con che non avevano fatto ancora con nessuno. (RACCONTO 4) Un giorno di Marzo nel bagno della scuola dopo avermi inondato la faccia e la bocca con il suo sperma e quello del suo amico, Franco mi diede una pacca sul sedere.
“Sei veramente fantastico, Giu, una vera femminuccia nata per far godere i maschi. Chissà come potresti farci godere con questo magnifico culetto oltre che con la tua boccuccia”
“Fra’ ma che stai dicendo?”, lo riprese Stefan
“Sto dicendo che dovremmo fargli il culo a questo frocio”
“Si ma lui e’ frocio, io no”, ci teneva a sottolineare Stefan
“Tranquillo Ste, tanto il frocio e’ chi lo prende nel culo”, disse Franco cercando di tranquillizzarlo e allo stesso tempo convincerlo
“Avete mai sentito parlare di froci attivi?”, dissi io
Subito Stefan mi diede uno schiaffo che mi fece perdere l’equilibrio facendomi sbattere contro un lavandino.
“Ehi, ehi, ehi, grande ...
... amico così si fa con le troiette, bisogna dominarle”, disse Franco dandosi il cinque con Stefan
“Ti aspettiamo oggi pomeriggio alle 15 a casa mia”, mi ordinò Stefan “ti faremo il culo brutta vacca che non sei altra”, continuò uscendo dal bagno insieme a Franco
I due credevano di aver trovato una di quelle verginelle delle quali vantarsi con gli amici per averle sverginate ma non sapevano che l’avevo già come una galleria. Per tutto il resto della giornata scolastica non facevano altro che farmi vari segni: quello del bocchino, quello della scopata e finalmente arrivò il suono della campanella. Non avevo mai sentito un suono così bello perché significava che mancavano meno di due ore alla mia scopata con Franco e Stefan. Tornato a casa mi cambiai, pranzai e andai a fare i compiti. Erano le 14.50 quando lasciai a metà gli esercizi e dissi a mia madre che sarei uscito per vedermi con degli amici. Presi la bicicletta, la casa di Stefan era a pochi metri dalla mia e li feci tutti di corsa per arrivare puntuale. Guardai il cellulare ed erano le 14.58 quando bussai alla porta. Mi aprii il “padrone” di casa vestito con una maglietta grigia e il pantalone nero di una tuta.
“Sei di una puntualità impressionante. Li vuoi i nostri cazzi allora”, mi disse
“Sono qui per questo”, gli risposi passandomi la lingua sulle labbra notando che si strizzava il pacco
“Entra”, accolsi l’invito ed entrai “ehi Fra, guarda il finocchietto”
“Ciao finocchietto”, mi salutò Franco seduto sul ...