1. Surprise


    Data: 03/05/2021, Categorie: Etero Autore: lucky29

    ... intorno. E lui che in realtà le scopava la figa cominciava a crederci, e si accorgeva che l'uccello frizzava di un marasma nuovo. Il cazzo di gomma era ben avvolto di saliva ormai, mia moglie lo vedeva senza fissarlo, come ipnotizzata, vedeva che l'avevo tolto dalla bocca e l'avvicinavo al culo di lui. La cima era ben insalivata e allora, girandomi intorno alla gamba di Carla, ho appoggiato la punta sul nodo pulsante del culo di lui. Così inginocchiato sul pavimento, potevo baciare e succhiare la coscia di lei, sempre più aperta e abbandonata a me, e intanto premere il cazzo di gomma, e con la mano sinistra accompagnare i movimenti di un culo ormai arreso, e aprire la chiappa verso di me, e spingere la cappella di gomma ben bagnata oltre il nodo di carne. Ho sentito nel fremito potente della gamba di Carla il guizzo che l'uccello le ha dato dentro. “Ooooo...”, gli è uscito, e mia moglie lo ha stretto di più, e ha alzato la voce bella forte stavolta “nel culo così”, e lo ha frastornato abbracciato avvolto “nel culo nel culo nel culo lo voglio nel culo” - anche se è nella figa che sentiva l'effetto, l'uccello di lui che ripartiva alla grande ormai.
    
    Così ho spinto dentro con più decisione e ho ordinato “chiavala, bestia, chiavati questa bella maiala, diglielo che la chiavi, digli che la chiavi”; così è partito con la voce strozzata – una voce imprevista di maschio che scopa e non sono io – “Carla ti chiavo Carla ti chiavo Carla ti chiavo”, però geniale la bestia nella sua ...
    ... stravolta confusione totale, sentire il proprio nome chiamato in chiaro, anzi scopato davanti a tutti era proprio dichiararlo, ti scopo davanti a tuo marito, sotto gli occhi di tuo marito, siamo qui noi proprio noi tre e io ti scopo, Carla, e intanto lo prendo nel culo. “Nel culo nel culo...” ormai gridava Carla senza capire più niente, il cazzo di gomma faceva il suo porco lavoro sul cazzo di lui e il cazzo di lui faceva un lavoro ancora più stupendo nella figa più aperta che mai, sapendo che quel duro improvviso veniva dal cazzo che io infilavo nel culo, nel culo di lui. “Nel culo nel culo!...”, miagolava Carla, e la voce non si riconosceva più, era stravolta e estroflessa come la sua vagina pulsante; il bacino si spingeva in su seguendo una spasimo sempre più forte, le gambe allargavano e stringevano, l'uccello di lui balzava in avanti ogni volte che io premevo più forte il cazzo di gomma – ma il mio di cazzo non ne poteva più, la sborra ormai voleva uscirmi dalle orecchie. Avrei fatto una bestialità, potevo sfilargli il cazzo dal culo e ficcargli dentro il mio, ma non era quello che volevo, volevo un qualsiasi buco di Carla, per dio. Ha detto, allora: “Carla ti chiavo ti chiavo ti chiavo, dammi il culo amore”, amore non voleva dir niente, però mi è arrivato fino all'uccello, era ora di scoparmi il mio amore, bella maiala e tutto quanto. La coscia di Carla era fuori sentimento, e ha preso a tremare mentre la voce le si spezzava, e ora diceva “rompimi il culo rompimi il culo”, ...
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