1. Una nottata particolare


    Data: 03/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    (Racconto n. 77)
    
    Alberto era andato a passeggio in centro solo per vedere un po’ di vetrine e di movimento. Sapeva di essere un bel ragazzo: piccolino ma ben proporzionato e con una faccia semplice e pulita da bravo ragazzo di buona famiglia. A guardarlo, nessuno avrebbe immaginato quanto gli piaceva il cazzo e quanto desiderava farsi sbattere come una puttana. Preferiva gli uomini più grandi di lui ma non disdegnava nessuna opportunità che gli si presentasse, anche con suoi coetanei. Purtroppo non è che avesse mai avuto molte occasioni. Si potevano contare sulle dita di una mano e nessuna, per quanto bella, aveva portato ad una relazione stabile ma a lui non interessava. Voleva solo divertirsi e godersi la vita.
    
    Non si aspettava, quindi, mentre era intento ad ammirare un maglione in una vetrina, che gli si avvicinasse un uomo maturo di almeno trent’anni più di lui che gli si rivolgesse con una bella voce profondamente virile.
    
    “Non te lo consiglio. Per te sarebbe più adatta una maglia più aderente (te lo puoi permettere, col tuo fisico) e che si fermi alla vita, così da mettere in evidenza questo bel culetto che hai”.
    
    Accidenti! Andava dritto al dunque! Si girò a guardarlo.
    
    Era un bell’uomo alto e signorile. Elegantissimo nel suo abito blu fornito anche di gilet. I capelli leggermente brizzolati lo rendevano veramente affascinante. Nessuno avrebbe sospettato certe sue tendenze ma quanto aveva detto non lasciava spazio a dubbi. Ad Alberto piacque come era ...
    ... stato abbordato ed essere apprezzato in quel modo così esplicito da un maschio così attraente lo inorgoglì.
    
    “Lei dice?”.
    
    “Senza dubbio. A casa ne ho uno che certamente ti starebbe alla perfezione e di un colore sicuramente più adatto. Abito qui vicino, vuoi venire a provarlo?” Era chiaro il motivo di quell’invito e l’idea lo stuzzicò alquanto. Accettò senza pensarci due volte.
    
    Si trattava di un grande appartamento in un tipico edificio d’epoca, pieno di bellissimi quadri, tappeti, mobili e soprammobili antichi. Il padrone di casa non si soffermò a mostrargli nessuno di quei pezzi certamente molto preziosi, né tantomeno un maglione, e lo condusse dritto verso una stanza con un grande letto. Lo spinse lì sopra e gli fu addosso. Le labbra incollate alle sue. La lingua gli invase la bocca agitandoglisi dentro. Qualcosa gli cresceva tra le gambe e le spinte di bacino glielo facevano notare, se ce ne fosse stato bisogno.
    
    Si ribaltarono. Adesso Alberto gli era sopra e subito ne approfittò per tuffarsi verso quella protuberanza che voleva essere liberata. Aprì la cinta, slacciò il bottone, abbassò la lampo. Dall’elastico degli slip fuoriusciva una cappella enorme. Abbassò la stoffa e gli apparve il cazzo più grosso che avesse mai visto, tutto rigato da striature bluastre in evidenza. Allargò più che poté le labbra e fagocitò quel che poté di quel gran pezzo di carne. L’uomo si inarcò.
    
    “Ahhh… mmm… No aspetta” Lo scansò e si mise in piedi. “Spogliamoci, staremo più ...
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