Una nottata particolare
Data: 03/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... piace veramente quello che fai quando fai sesso?”
“Certo che mi piace, e molto. E, se vuoi saperlo, sono passivo”. Ormai non voleva tenersi niente. Si sentiva quasi in vena di confidenze.
“Ma nun te fa male quando… te lo mettono dentro?”
“Si, fa male ma mi piace e così diventa subito piacere. Piacere di essere scopato da un uomo eccitato, da un maschio nel vero senso della parola”.
“Ed a quello che te scopa je piace?”
“Certo! Altrimenti, perché lo farebbe? Gli piace eccome!” Silenzio, poi
“Io nun l’ho mai provato. Quarche vorta c’ho penzato ma me so’ detto che l’altro me deve da piace’ proprio pe’ decideme de fallo”.
“Giusto. Quando lo troverai e sei sicuro che lui ci stia, provaci…” Fu interrotto.
“Tu me piaci”.
Questa volta fu Alberto ad ammutolire. Non se lo aspettava.
“Te va de famme prova’?”
Lo guardò meglio. Il tipo non era affatto male. Il suo aspetto dava proprio l’idea di un vero maschio da monta. Si sentiva completamente sfondato e appagato ma si sa: ogni lasciata è persa. E un’occasione così non capita tutti i giorni.
“Ok, proviamo. Anche tu mi piaci”.
Presto il taxi girò in una strada sterrata di campagna fino a raggiungere un posto isolato, immerso nel buio della notte. L’uomo fermò l’auto, accese la luce interna, scese e aprì lo sportello posteriore, sedendoglisi accanto.
Eh, si, era proprio un gran bel maschio. Alberto gli mise una mano sulla dura coscia stretta nei pantaloni e si allungò per un bacio sulle labbra. Lo ...
... fece ma quello con gentilezza lo allontanò.
“Scusami, ma nun so’ abbituato a bacia’ li… maschietti”.
“Ok, ti capisco. Però, se vuoi, puoi anche chiamarmi frocio. Mi eccita molto”. Passò ad accarezzargli la patta, ormai esageratamente rigonfia. Quello si affrettò ad aprirsi i pantaloni e calarsi tutto mettendo in mostra un cazzo enorme quanto quello che Alberto aveva già sperimentato prima. Il ragazzo lo prese subito in bocca e, aiutandosi con la mano, cercò di dare il meglio della sua arte pompinara per far cedere le prevedibili resistenze dell’uomo. Ma, inaspettatamente, non ce ne furono. Fu subito talmente evidente la sua bravura che quello si allungò per dargli più spazio possibile e gli mise una mano sulla testa per dargli il ritmo.
“Ahhh… siii… cosiii… bravo, continua cosiii…”
Il giovane succhiava e risucchiava quella dura minchia che mai aveva provato una bocca diversa da quella di una donna. L’uomo capì che era infinitamente meglio. Non c’era dubbio. La lingua e le labbra sapevano bene cosa fare per dare il massimo del piacere ad un uomo. Contemporaneamente accarezzava la grossa sacca pelosa dei coglioni.
“Accidenti… ce sai proprio fa’… Ahhh, sei meglio de ‘na zoccola… Acc…” Con un gesto rapido allontanò la testa e la bocca che gli stava dando tutto quel piacere. Il giovane lo guardò, con le labbra lucide di bava e precum.
“Nun voglio venitte in bocca, puttanella. Voglio senti’ proprio che se prova a scopatte. Spojate e mettete a pecora, così posso ...