1. Una nottata particolare


    Data: 03/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... comodi”.
    
    Alberto fece presto: aveva solo i pantaloni, le mutande e, sopra, una maglia ed una felpa. Per l’altro fu più elaborato ma anche lui non ci mise molto. Via la giacca, via il gilet, via la camicia, i pantaloni, le mutande, le calze. Nudo sembrava Ercole in persona. Alto, muscoloso, villoso, larghe spalle, ampio torace, cosce sviluppate e quel gran pezzo di carne rigida che nasceva dal fitto bosco sul pube. Avrà avuto pure la sua età ma era pur sempre un capolavoro della natura. Sul comò era una piccola brocca con dell’acqua. Ne versò un po’ in un bicchiere e prese una pastiglia blu. Si voltò verso di lui, steso sul letto.
    
    “Adesso ti aprirò in due, puttanella”. Lo afferrò per le caviglie e gli si piantò dentro con due potenti spinte, prendendo subito a fotterlo con l’irruenza di un toro da monta. Il giovane non poté fare nulla contro la forza di quell’uomo ma era proprio così che voleva essere usato. Le urla furono soffocate dalla grossa mano sulla bocca ma presto si trasformarono in gemiti quasi femminei. Tra grugniti ed epiteti lussuriosi, l’uomo lo possedette in tutte le posizioni finché, sdraiato sopra di lui con tutto il suo peso, gli alitò nell’orecchio un “Ti vengo in culo, troiaaa” accompagnandolo con una serie di potenti schizzi di sborra dentro di lui. Poi si acquietò, facendo scemare pian piano il respiro ed i battiti del cuore.
    
    Alberto si riprese da quel tornado che lo aveva investito e si rese conto che, nel frattempo, anche lui era venuto, ...
    ... tanto intenso era stato il piacere che aveva provato. Capì che quel grosso palo gli aveva trasformato il buco in una voragine piena del succo virile dell’uomo ma capì anche che non si era minimamente ridotto nelle dimensioni ed era ancora ben piantato dentro di lui. Fu coperto di bacetti sul collo e le spalle.
    
    “Ti ho fatto male? Scusami, non so trattenermi quando un ragazzo mi piace come te. Ho goduto in maniera incredibile. A te è piaciuto?”
    
    “E’ stato fantastico, doloroso all’inizio ma fantastico. Anche io ho goduto tanto”.
    
    “Ho capito subito che sei un maialino adatto per il mio spiedo”. Intanto aveva ricominciato a muoversi su e giù, sempre più veloce. “Non è finita qui, piccolo mio. Ci vuole tempo prima di svuotarmi i coglioni. Prendi” e gli assestò una spinta secca fino in fondo che lo fece contorcere.
    
    Riprese a scoparlo senza sosta col suo grosso cazzo, questa volta favorito dall’assoluta mancanza di resistenza da parte dello sfintere, ormai spanato, e dall’abbondate sbroda in cui era immerso. Gli fece di nuovo provare tutte le posizioni per un tempo ancora più lungo e non si limitò ad una ma gli scaricò dentro altre due sborrate consecutive prima di fermarsi e di uscire da lui. Ad Alberto sembrò che lo sperma gli colasse fuori anche dal naso e dalle orecchie.
    
    Corse in bagno a svuotarsi e pulirsi alla bell’e meglio perché si era fatta l’una di notte e voleva tornare a casa al più presto. Quando tornò in camera, quel signore lo abbracciò e gli dette un bacetto ...
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