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Una nottata particolare
Data: 03/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... sulla fronte. “Visto che effetto fanno certi farmaci? Spero che vorrai rivedermi ancora. Ecco il mio numero” e gli dette un biglietto da visita. “Ti chiamerò. Si è fatto tardi. Potresti chiamarmi un taxi, per favore?” “Certamente”. Lo fece e voleva anche pagarglielo ma Andrea non volle soldi. Gli piaceva farsi dare della puttana ma solo a letto. Il taxi non si fece attendere ed arrivò appena lui uscì dal portone. Quando si sedette avvertì una fitta al buco del culo e si rese ancora più conto di avercelo veramente sfasciato. Non gli era mai capitato un cazzo così grosso e così carico. Non aveva mai goduto tanto. Disse l’indirizzo all’autista e rimase nel suo limbo di piacere. Sarebbe certamente tornato da quell’uomo. Intanto il tassista aveva cominciato a parlare in continuazione ma lui non lo stava neanche ad ascoltare. Si limitava ad un verso di assenso ogni tanto, anche se non seguiva molto quello che gli stava dicendo. “La notte è pericoloso fa’ ‘sto mestiere, sa? Ce so’ stati parecchi casi di rapina ed alcuni miei colleghi sono stati pure menati. Pe’ fortuna che con me nun ce provano proprio”. A quelle parole Alberto si fece una domanda: “Perché con lui non ci avrebbero provato?” Lo guardò meglio e solo in quel momento si rese conto di che tipo era. Anche se visto da dietro si capiva che era alto e di corporatura robusta, anzi si poteva dire molto muscoloso. Forse faceva palestra. Avrà avuto sui 30-35 anni. Era baffuto ed aveva vari tatuaggi sul braccio ...
... che poteva vedere perché indossava una t-shirt a maniche corte. All’orecchio destro due piccoli piercing ad anello. Ogni tanto si girava un po’ e capì che la faccia era proprio da duro. Era certamente un tipo da non incrociare di notte in una strada deserta. Sembrava un avanzo di galera. Certo che con lui non ci provavano a rapinarlo! Poteva anzi accadere il contrario. Sorrise all’idea. Quello continuava a parlare senza sosta. “Sapesse che gente che gira la notte! Se ne vedono de tutti li colori. Tante prostitute coi pappa. Una vorta due se so’ persino messi a fa’ sesso qui dentro mentre io guidavo. Come se gnente fosse. E poi… sapesse quanti froci e lesbiche che vedo. Anzi, so’ molte de più le lesbiche”. “E come fa a dirlo?” s’intromise Alberto in quel mezzo soliloquio. “Ehhh, se riconoscono subito, ‘sti depravati”. “Non sarà che i froci, come dice lei, non si riconoscono sempre?” “No, no, li riconosco bene anche quelli”. Alberto, che si sentiva sereno e soddisfatto con sé stesso per l’incontro avuto, credette che quel tassista omofobo e saccente doveva ricevere una lezione. “Beh, anch’io sono gay. Lo aveva forse capito?” D’improvviso scese il silenzio. L’autista era rimasto di sasso ed ammutolì. Passò qualche minuto prima che tornasse a parlare. “Ha raggione, nun l’avevo capito… Con la sua faccia così da bravo ragazzo… Ma allora tojeme ‘na curiosità... Permetti che te dò der tu?” “Si, ok. Quale curiosità?” “Come te senti da gay? Intendo dire: te ...