Una nottata particolare
Data: 03/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... pensare di sbattermi una mignotta e no un frocetto come a te”.
Fu subito accontentato ed ebbe la visione di un bellissimo culetto pronto per essere riempito. Forse era un po’ pelosetto ma con quella luce fioca non ci fece caso più di tanto. Gli afferrò le chiappette tra le mani e, con i pollici, gli allargò lo spacco mettendo in mostra un buco non proprio stretto. Gli infilò due dita dentro facendolo gemere per il dolore. Trovò l’antro ancora umido della sborra di cui si era ingozzato, ma lui non se ne rese conto.
“Ma che anche voi froci c’avete la passera bagnata?”
“Sputaci un po’ di saliva sopra prima di entrare, sarà meno doloroso”, gli suggerì il ragazzo.
“Stronzate! Voglio sentitte strilla’ come un maialino ar macello” e con poche potenti spinte gli ficcò la grossa nerchia fino in fondo, sfondandolo rudemente senza pietà. Alberto urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
“Nun avevi detto che te piace de fatte monta’ da ‘n omo eccitato? Beh, adesso m’hai eccitato e te spacco er culo come dico io”. Entrava e usciva con un vigore inaudito, spanando definitivamente quel culetto che era già stato sottoposto ad una dura prova di resistenza. Ben presto le urla si trasformarono in grida di incitamento.
“Ahhh… dacci dentro maschio… forte, più forte… aaahhh… ancora, ancora… mmm… ooogrrr… che cazzooo…” e sborrò sul sedile. Il maschio nemmeno se ne accorse e continuò a pompare a ritmo serrato ancora per un bel po’. I gemiti del ragazzo si mescolavano ai grugniti ...
... animaleschi dell’uomo, lo sciacquettio degli umori al suono dei colpi di bacino assestati dalla bestia infoiata. Senza fermarsi si chinò su di lui e gli sussurrò in un orecchio.
“Sei proprio un frocio schifoso. Te piace sentittelo di’, vero? Fai proprio schifo, puttana rottinculo. Prendete ‘sto carico di sborra. Tiè”. Tre colpi secchi ben assestati e cominciò a vibrare ed a scaricarsi i coglioni dentro la sua pancia, schizzo dopo schizzo. Il tutto accompagnato prima da un rantolo cupo e poi da un urlo liberatorio.
L’uomo rimase così, fermo su di lui, riprendendo lentamente il respiro ed il ritmo cardiaco normali. Gli accarezzò la testa, con tenerezza inaspettata.
“Cazzo, avevi ragione. Avevo sempre desiderato de scopamme un culo così de brutto e nessuna donna aveva mai voluto. Non ho mai goduto tanto. Avevi proprio ragione”. Prese chissà da dove dei fazzolettini e lentamente si sfilò pulendosi la minchia ormai floscia. Ne usò altri per pulire tutto lo sperma che colava fuori da quella che ormai si poteva definire una grotta. Stava per buttarli quando il ragazzo glieli tolse di mano e se li pose sulla faccia per annusarli e leccarli con avidità.
“Sei proprio ‘na maiala!”
“E tu un porco”.
Risero. Si risistemarono e ripartirono, questa volta però il passeggero si sedette accanto all’autista. Giunti a destinazione, questo gli accarezzò ancora una volta la testa.
“Ce rivedremo ancora, spero”.
“Allora mi stai dicendo che adesso ti piacciono i froci?”, gli ...