1. Il colpo...con sorpresa - 1


    Data: 04/05/2021, Categorie: Etero Autore: Zindo

    ... evidentemente il mestiere ce l'ho nel sangue e anziché lasciarmi prendere dal panico parto io all'attacco con un “Chi siete? Che ci fate qui?”
    
    Mossa azzeccata!
    
    Lei si aggrappa a lui cercando di nascondere la sua nudità dietro quella dell'uomo, non è per pudore: lo fa per paura.
    
    Lui trasale, non è spaventato, è sorpreso. Credo di leggere nel suo sguardo la sua indecisione: difendere la donna o difendersi da me?
    
    Potrebbe essere questo l'attimo propizio per svignarmela. Gli attimi che l'uomo dovrà impegnare per rassicurare momentaneamente la donna, a me basterebbero per raggiungere la scalinata. Non farebbe in tempo poi a raggiungermi prima del portone e poi non credo che mi inseguirebbe, nudo com'è.
    
    Fuggirei, lo avrei già fatto, se la donna non mi avesse comunicato involontariamente che mi trovo in una posizione di vantaggio, lo ha fatto chiedendo all'uomo, con tono di rimprovero: “Non mi avevi detto che non c'era nessuno?”.
    
    L'uomo vorrebbe apparire forte e sicuro ma recita male e capisco che si sente in cattive acque dal tono malfermo della voce quando si decide a parlare e con tono più patetico che deciso mi risponde con una contro domanda: “Chi è lei piuttosto! Che ci fa in casa di mia zia?”
    
    Invento subito:-“La contessa sarebbe sua zia? Non mi ha parlato di lei quando mi ha incaricato di sorvegliare la villa durante la sua assenza”
    
    La donna continua a nascondersi dietro l'uomo, sporgendo solo con il capo; la sua evidente paura è il mio punto di ...
    ... forza.
    
    L'uomo è combattuto da dubbi, paure e perplessità. Non so quali.
    
    Forse è un cagasotto che ha paura, forse vorrebbe fare coraggio alla donna ma non ne è capace, forse vorrebbe spaccarmi la faccia ma non ne ha la forza.
    
    Io li osservo, attento anche ai minimi movimenti e ad ogni altro dettaglio, come i pistoleri che si studiano prima di affrontarsi davanti al saloon in certe scene dei western all'italiana di mezzo secolo fa.
    
    “Si sarà dimenticata” dice l'uomo confermando con il tono di voce di essere impaurito.
    
    Intuisco che lui ha creduto alla balla che gli ho detto per giustificare la mia presenza. Mi stupisco anche che l'abbia fatto così facilmente.
    
    Non sono io in trappola, li ho in pugno.
    
    La parte più perversa di me si invigorisce, prende il sopravvento, io prendo in mano le regole del gioco anche se ancora non ho ben chiaro a cosa stiamo giocando.
    
    Uso un tono di voce duro e deciso: “E lei, la donna, chi è?”
    
    “Una mia amica” dice lui ; “Sono una sua amica” ripete lei.
    
    “Amicizia particolarmente intima suppongo, dato il vostro abbigliamento”
    
    Guardano se stessi come se solo ora si stessero rendendo conto della loro nudità. Io incalzo.
    
    “Come siete entrati e quando?”
    
    “Ho la chiave- dice lui e poi precisa - Poco prima della mezzanotte”
    
    “Come mai l'allarme non ha funzionato?”
    
    “Appunto perché ho usato la chiave del cancello e poi ho disinserito il dispositivo, so dov'è e come funziona, l'ho fatto installare io da mia zia”
    
    “Come mai sua ...
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