Per Luca
Data: 05/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: ladra di org
... se credi che rimanga qui ad aspettarti, mi hai rotto le palle!” Anna diceva queste cose nella rabbia più nera, mentre si rivestiva con i primi abiti che trovò appoggiati sulla sedia. Si mise i suoi stivali, piumino e usci di casa.Non era tardi, forse le undici o mezza notte ma Anna non era più abituata a uscire da sola così decise di andare al locale di un amica, giusto per farsi passare il malumore.Il locale era affollato, luci soffuse e molto rumore fra musica e chiacchiere. Anna si mise al bancone a parlare con Giusi, proprietaria e amica d’infanzia.“ Che ci fai qua? E Luca?”“ Non me ne parlare, abbiamo litigato stasera e non avevo voglia di stare in casa. Ti sono venuta a trovare non sei contenta?”“ Certo, è sempre un piacere vederti, lo sai … è che stasera c’è un po’ di movimento … cosa prendi?”” Fammi una coca … mi dai la chiave del bagno?”“Eccola … non la perdere perché è l’ultima. Ho dato la mia ad un ragazzo questo pomeriggio e non me l’ha più riportata…sai la strada, no?!”” Tranquilla, io te la riporto appena fatto”Anna scansò i gruppetti di ragazzi e ragazze assiepate vicino al bancone e andò verso il bagno privato.Aprì la porta ed entrò, richiudendo a chiave. Più che un bagno era uno sgabuzzino, pieno di scatole e stracci ma aveva la prerogativa di essere pulito perché veniva usato solo dallo staff e dagli amici.Dopo essersi guardata allo specchio per un attimo infinito, le mani appoggiate sul lavabo a sostenere tutto il suo peso, Anna si rassettò i capelli ed ...
... aprì la porta del w.c.. Si tirò giù le mutandine e cominciò a fare la pipì. Non la faceva mai seduta, non perché non si giovasse del posto ma perché le piaceva ascoltare quel rumore cristallino e vedere il rivolo di urina che usciva dalla sua fighetta. Non si asciugò nemmeno. Tirò su le mutandine senza pensare alle calze , trovandoci sexy e arrapante così messa,con gli stivali alti sotto al ginocchio e quelle mutandine bianche di raso. Si girò per tirare lo sciacquone. Nel fragore dell’acqua che scendeva, si sentì spinta violentemente contro il muro, dalla porta aperta con forza. Si ritrovò immobile, con il cuore in gola. Una mano ferma le aveva afferrato un braccio. Anna riuscì a malapena a girare la testa. Vide un uomo, con in testa un passamontagna che la spingeva contro il muro.” Girati troia, non mi far perdere tempo”Sembrava quello il suo unico pensiero, non perdere tempo. Le alzò la gonna e strappò le mutande bagnate di urina. La teneva forte con la mano sinistra mentre l’altra si infilava decisa fra le cosce.” Sei già bagnata o hai appena pisciato puttana”Anna stava in silenzio, ascoltava le dita di questo uomo che cercavano dentro di lei. Lui le era attaccato con tutto il corpo mentre la masturbava ora forte, ora leggero quasi dolcemente. La teneva a se con la mano sinistra che stringeva i seni, insieme, come se avidamente volesse strapparglieli, averli. L’uomo le alzò la gamba destra e le appoggiò il piede sul cesso. Anna cominciò a rendersi appena conto di quanto ...