1. La Punizione


    Data: 05/05/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Silo

    è settembre e mi hai cercato di nuovo, cara Monia. Perché? Cosa vuoi ancora? Ne è passato di tempo, abbastanza da non considerarti più. Credevo che per te fosse lo stesso. Evidentemente mi sbagliavo.Ma sì, lo so che volevi ancora riprovare qualche brivido, perché tu, come me, sei insaziabile.Era l'unica cosa che condividevamo veramente, la voglia. Ed è stata la nostra rovina. Ma non importa: mi hai cercato, e oggi sarai di nuovo mia. Hai accettato di sottostare pienamente alle regole del mio gioco, della mia volontà.Questa giornata ha un solo obiettivo: perseguire il mio piacere, solo il mio, il tuo potrà essere solo una conseguenza del mio, se ne proverai. Sono egoista ormai, lo sai benissimo. E so che è proprio questo che ti eccita, è proprio la privazione della tua dignità che ti farà in qualche modo, perverso, godere.Eccomi, passo a prenderti, arrivi verso la mia macchina a testa bassa, mi lanci uno sguardo strano, poi apri di piu gli occhi e mi fissi, accenni uno strano sorriso, timido, insicuro, ricambio, le tue labbra si muovono per pronunciare un "ciao" appena udibile, di nuovo riabbassi gli occhi, qualche ciocca nera di capelli vela il tuo volto, mi accosto e ti sfioro la guancia con le labbra, appena, mi guardi di nuovo, non ti bacio.Faccio un passo indietro e ti guardo: sei bella, come sempre lo sei stata, vestita come io ti ho ordinato: sotto la tua giacca nera intravedo il bustino nero e rosso, indossi leggins neri lucidi e tacchi a spillo anch'essi neri e ...
    ... rossi, molto fetish, molto da battono tesoro mio. Mi piaci.E so che anche tu ti piaci così. Saliamo in macchina, carico il tuo trolley, partiamo. Ti porto nella mia casa in campagna dove saremo lontani dal mondo e isolati da tutto e da tutti: saremo solo io e te, liberi, anzi, io libero, tu mia.Non parliamo molto durante il viaggio, in fondo ci siamo già detti l'indispensabile prima, mettendoci d'accordo per oggi. Il tuo sguardo si fa sempre meno timido, torni ad apparire vagamente rilassata, anche se sai che io non ti voglio bene, non più, nemmeno un po', anzi, forse ti voglio male, se così si può dire: di te amo solo il tuo corpo perché sa darmi piacere, e la tua mente perversa perché la mia ci si rispecchia.Arriviamo, entriamo nella casa, diretti verso la camera matrimoniale dove posiamo le valige. "Non ti ho ancora baciata, amore" ti dico, mentre le nostre labbra si schiudono in un tenero bacio, recitando una dolcezza finta che ci piace fisicamente, per la delizia della carne, contro l'ardore dello spirito che sta solo aspettando di esplodere. "Sei la mia serva, oggi" ti sussurro all'orecchio. "Sei il mio amore di troia" mentre ti stringo a me. "Sono la più bella delle troie, amore mio, e la tua unica fonte di vita, stronzo". "Non esagerare piccola, oggi, qui, sono io che comando, e tu al massimo sei la mia miglior fonte di piacere, e io la tua". Ecco che il tuo sguardo si accende all'improvviso, fiero nella sua sensualità, aggressivo nella sua voglia di partecipare, profondo ...
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