1. In due è amore, in tre è una festa


    Data: 08/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: mikirn82

    Io e Anna, la mia ragazza, conoscevamo Lisa da una decina d'anni, ma quello che successe per le feste di Natale del 2014 ci colse completamente di sorpresa.
    
    Lisa è stata la ragazza di un mio caro amico, Federico (si, quello dell'albergo), e nonostante la loro storia sia durata poco più di sei mesi, lei e Anna hanno stabilito un rapporto molto bello. Difatti rimase in contatto con noi dopo la rottura, frequentando spesso il nostro salotto per delle piacevoli chiacchierate. Lisa è una persona molto colta, quando l'abbiamo conosciuta studiava architettura a Firenze. È molto carina, ma non ha mai messo in risalto la sua bellezza. Non molto alta, fisico snello e culetto da favola. Il viso è molto dolce, dei lunghi capelli neri le scendono fino a metà schiena, quando li tiene lisci. Ho sperato più volte, vedendola seduta o stesa sul divano, che potesse diventare una nostra compagna di giochi. Però non ho mai chiesto nulla per vari motivi; innanzitutto Lisa ha troppi tabù. Quando faccio una qualche allusione, subito cambia discorso, spesso in maniera nervosa. Anna invece è l'esatto contrario, le piace mettersi in mostra e scherza molto sul sesso. Ricordo che più volte ha tentato di spronare Lisa
    
    -Hai due seni perfetti e non li tiri mai fuori.
    
    Devi dare qualcosa agli uomini per creare interesse.
    
    Ha ragione; indossa sempre maglie larghe, pantaloni anonimi e scarpe da tennis.
    
    Ma lei sostiene sempre di non cercare quello in un uomo, che il sesso è un aspetto non ...
    ... determinante in una relazione. Il secondo motivo è il legame che le due ragazze hanno creato, non me la sono mai sentita di creare scompensi con una richiesta forse inaspettata.
    
    Poi all'improvviso ricevette un'offerta di lavoro da Amsterdam, non poteva rifiutare. Ha sempre avuto una forte passione per l'architettura del nord Europa, finalmente avrebbe potuto conoscerla da vicino. Fu così che si trasferì lasciando un malinconico buco sul nostro divano.
    
    Ci sentivamo spesso, e un paio di volte andammo anche a trovarla. Amsterdam è una città meravigliosa, mi piacerebbe viverci.
    
    Nel dicembre del 2014 Lisa tornò per le feste, e come sempre partecipò alla serata della vigilia a casa nostra. C'erano tutti i nostri amici, pieni di domande per l'amica divenuta straniera.
    
    Avevo l'ennesimo calice di sangiovese in mano, e non riuscivo a staccare gli occhi da Lisa. Era diversa. Avevo notato negli anni qualche suo cambiamento, sembrava sempre più spigliata. Ne avevo parlato anche con Anna. Ma quella sera, complice forse il vino, avevo buone sensazioni. Guardai la mia compagna intenta a parlare con le amiche, mi stava fissando con il bicchiere all'altezza del mento e la cannuccia appoggiata alle labbra. Portava i capelli mossi fino a sopra le spalle, le ciglia finte rendevano angelici e ipnotici i suoi occhi azzurri. Indossava il mio vestito preferito, un abitino nero che lasciava libere le spalle e finiva molto sopra le ginocchia. Le sue bellissime gambe erano nude, i piedi erano dentro ...
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