A15, la cisa
Data: 09/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Arturo72
... da quello che sto dicendo e, spero, ansiosa di sapere come proseguirò. Siamo fuori dal bar, e ci stiamo dirigendo verso le auto. “Le cose sono due”, dico gesticolando e mimando il due, con le dita. “O ognuno monta sulla propria auto, ed io ti seguo fino al tuo posto segreto, o adesso ti apro la portiera e tu sali”. Dicendolo, clicco il telecomando e le portiere si sbloccano. Mi soffermo e la vedo girare intorno alla mia auto. “Sali” mi ripeto dentro di me “Sali”.
Apre lo sportello, sale. Chiude. Io sono impietrito. Cazzo di marmo e impalato li fuori, dal lato opposto, a guardarla li seduta. Salgo pure io, e lascio fuori ogni mia possibile ulteriore forma di eccesso di rispetto. Ci guardiamo. Si sfila la t shirt e rimango di sasso nel vedere entrambi i capezzoli, enormi, duri, perforati da un piercing. Li prende tutti e due, incrociando le braccia e le mani. Pollice e indice che afferrano il metallo del piercing e tirano. Le piccole tette si sollevano ad ogni tiro. “Non ho preservativi” è il mantra che mi ripeto nella testa. “Cazzo, non ho preservativi”. Mi slaccio i pantaloni e li accompagno fino a terra, intorno alle caviglie. Sfodero il cazzo duro. Lei rimane li, impassibile, a giocare coi suoi capezzoli. Io me lo prendo in mano e comincio pian piano a masturbarmi. Lei si mette spalle al finestrino e mi spalanca le sue gambe davanti, foderate da quei leggins. Si tocca. Mi tocco. Non fiatiamo, perché il momento è estremamente giusto per entrambi. Ci guardiamo negli ...
... occhi, a lungo, continuando a masturbarci. Avvicino una mano a lei, ma mi fa capire che non è ancora il momento. Nessun problema, per me, penso. Situazione stranissima, e del tutto arrapante. Ho voglia di leccarla, di metterle la lingua dappertutto. Ho voglia di impalarla e sfondarle quel piccolissimo culo che ha. Ma siamo li, ognuno che si accarezza per come crede. Devo rallentare, perché di questo passo non duro ancora molto. D’improvviso si divincola da una scarpa e sfila una gamba dai leggins. Una sola. Si rimette com’era, ma questa volta a fica spalancata e tremendamente offerta. Una striscetta di pelo chiaro a cappello di una fica bellissima. Un bellissimo clitoride gonfio, pronunciato, dal quale si staccano le piccole labbra così belle che sembrano disegnate. Si abbassa, scivolando con la schiena al finestrino. Piega le ginocchia al petto e mi sfodera davanti il suo buco del culo rosa e strettissimo intorno al quale comincia a girellare col polpastrello del medio. Il mio cazzo sta per esplodermi in mano. Devo fermarmi. Mi fermo e lei mi chiede se è abbastanza troia, per un uomo della mia età. “Tu sei troia per ogni età, ragazza” le rispondo. E’ contenta di come la cosa procede, a giudicare dal suo sorriso. Mi avvicino a lei, sul sedile, tenendomi il cazzo in mano. Mi avvicino perché ho voglia di farle venir voglia di toccarmi. “Un cazzo così lo ritroverai difficilmente, ragazza”, penso. Non finisco la frase e lei si bagna con la bocca la mano libera: mi prende in mano, ...