1. La mia prima volta in camerino con un uomo


    Data: 10/05/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: stellavariabile

    “Ma tu lo conosci?”
    
    “Certo che lo conosco. È un mio compagno di corso. Da un paio d’anni lavora lì come commesso per farsi due soldi”.
    
    “Ah”. Non riesco a dire altro, sono troppo imbarazzato.
    
    “Vedrai, ti piacerà”.
    
    “Che ne sai, tu, di cosa mi piace,” provo a suonare il più scandalizzato possibile. La verità è che sono intrigato.
    
    Giusi gira la testa e mi guarda con un mezzo sorriso. L’ho già visto quel mezzo sorriso, ho già scoperto cosa vuol dire quel mezzo sorriso.
    
    “So che ti piacerebbe succhiare un bel cazzo”, mi sussurra all’orecchio.
    
    La guardo. Vorrei rispondere qualcosa a tono, ma non mi viene niente.
    
    Sento solo le mie guance che arrossiscono e le mie labbra che pronunciano un miagolante: “Dai, entriamo”.
    
    No, la verità è che tutta quella storia mi sta eccitando.
    
    Giusi è la mia coinquilina ormai da un anno, da quando mi sono dovuto trasferire per fare la specialistica nel capoluogo della mia regione. Ha 22 anni, uno meno di me, i capelli neri lisci alle spalle, la frangetta e gli occhiali. Studia lingue. Non molto alta, tendente al rotondetto, ma simpaticissima, con la battuta sempre pronta e lingua affilatissima. Carina, tutto sommato, e con una non indifferente carica sexy.
    
    A me le ragazze non erano mai mancante, sono un bel tipo e anni di nuoto aiutano. Da qualche mese però io e Giusi condividevamo un segreto. Mi aveva beccato in una situazione imbarazzante, a casa: la racconterò la prossima volta, ma da allora si era convinta che fossi ...
    ... attratto anche dai maschi. Non aveva tutti i torti, anche se non volevo ammetterlo nemmeno a me stesso. Faceva la battutine, alludeva: io l’assecondavo ma in effetti molto spesso ci ritrovavamo a parlare di uomini, a guardare foto su internet… qualche volta anche dei video gay… ma di questo parlerò la prossima volta.
    
    Fatto sta che un giorno entra in camera mia e mi dice che abbiamo un appuntamento.
    
    “E con chi?”
    
    “Lo scoprirai,” mi risponde col suo mezzo sorriso.
    
    Il negozio è un punto vendita di una di queste grandi catene di moda che ormai hanno aperto un po' ovunque. È il negozio più grosso della città e occupa un intero palazzo in via Roma.
    
    “In che reparto lavora?”
    
    “Abbigliamento maschile, aspetta, fammi controllare… Ecco, secondo piano”.
    
    Mentre ci avviciniamo alle scale mobili, Giusi si ferma davanti a delle camicette rosa. Ne prende una e mi fa: “Che ne dici? Me ne servirebbe proprio una così”.
    
    “Ma ti sembra il momento? Dai, andiamo”, la prendo per mano e quasi la trascino via.
    
    Lei sorride compiaciuta come se mi avesse appena colto in castagna.
    
    “Come hai detto che si chiama?” Mi guardo intorno come se potessi riconoscerlo.
    
    “Matteo” risponde Giusi mentre si allontana.
    
    “Dove stai andando, Giusi!” Non ci capisco più niente.
    
    “Vieni, dobbiamo trovarti un paio di boxer”.
    
    “Ma io non ho bisogno di boxer!”
    
    “Ne avrai, dammi retta”. Si sta divertendo un casino.
    
    Si dirige verso il reparto dell'intimo. “Cosa ti piace?” Mi dice.
    
    Non ci ...
«1234»