Straordinari in trasferta
Data: 10/05/2021,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: letstry
... vorrei svegliarlo. In due minuti mi arriva la risposta. Come non detto.-Che fai in piedi a quest’ora di sabato? Il pomeriggio non ci sono, però stasera ho la casa libera. Chiamo Elena e ti fermi da noi. Senza discutere. C’è anche Laura?--Sono solo. Ma dai, non voglio disturbarvi, vediamoci a bere qualcosa in centro.--Nessun problema, cucino io. Passo a prenderti, conosci qualcosa qui?--Museo egizio?--Alle diciannove. A dopo.-È quasi un anno che conosco Elena e Mattia, ma ci siamo visti solo una volta l’estate scorsa al mare. Ventitré anni anche loro, leggevano i miei racconti e mi hanno contattato, così abbiamo iniziato a scambiarci qualche idea e qualche foto. Fino a ferragosto scorso, quando ci siamo incontrati assieme a Laura, la mia ragazza per una granita. Finalmente interi e vestiti. Elena è molto carina, sul metro e sessantacinque, piuttosto magra, capelli castani lunghi. Poi, vedendola nelle foto, è una che si dà da fare. Laura mi ha sempre detto che anche Mattia non è male. A dirla tutta non mi ha mai nascosto che ci andrebbe volentieri a letto.-Biglietto prego-, una voce cortese mi riporta alla realtà.-Biglietto?- no, perché ancora? Dove sarà finito di nuovo? Fisso smarrito la ragazza che ora mi riconosce.-Ah scusa, te l’ho già visto prima. Il biglietto. Ciao ciao!--Ciao ciao!-, rispondo pronto questa volta guardandola allontanarsi. Saluto pure con la mano, non si sa mai.---Sono a Torino da un po’. In stazione mi aspettava Giorgio, l’addetto dell’azienda con cui ...
... avevo parlato al telefono. Anche lui è felicissimo di fare straordinari di sabato mattina. Aveva già programmato una gita al lago con moglie e bambini, mi racconta contrariato. Parliamo per quasi tutto il viaggio della nuova attrezzatura che hanno acquistato da noi e gli spiego cosa dovrò controllare: una sciocchezza che potevano fare anche loro dietro istruzioni telefoniche, ma che visto il costo della macchina, devo fare io per la garanzia. Quando gli dico che massimo in mezz’ora finisco, si illumina. Ma allora ho il pomeriggio libero, esulta. Arriviamo finalmente in azienda, tiro fuori il portatile dallo zainetto e in dieci minuti calibrazione e collaudo sono fatti. Metto timbro e firma sul modulo e, visto che rimane del tempo, spiego a Giorgio le novità del modello e come usarlo al meglio. Mi riaccompagna a Porta Nuova felicissimo, telefona anche alla moglie dicendole di prepararsi che, in effetti, la gita al lago si può ancora fare.Il pomeriggio è passato veloce, la trattoria ha superato di gran lunga ogni mia aspettativa, dovrò dirlo a Luca. Ho fatto un giretto in centro, una passeggiata fino alla Mole Antonelliana, giusto per poter dire che ci sono stato. Al ritorno, puntando al museo egizio, mi sono perso. Per fortuna dopo una ventina di minuti sono sbucato in piazza San Carlo. Una coppia cinese mi ha domandato se potevo fare loro una foto col cavallo di bronzo. Fatta. Arrivare dalla piazza al Palazzo dell’Accademia delle Scienze dove c’è il museo egizio è stato un gioco ...