1. Storie di cantiere - la geometra


    Data: 11/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: mikirn82

    ... bella voglia- le dissi.
    
    -Con quel cazzo di fuori sembrava che mi aspettassi- rispose lei, togliendosi l'uccello di bocca per la prima volta.
    
    Mi inginocchiai e la sdraiai a terra, le alzai la maglia e inizia a leccarle i capezzoli.
    
    -Mordili!- gridò.
    
    Lo feci con gusto, lei gemette come una cagna in calore. Si alzò di scatto e lo riprese in bocca. Ci sapeva fare, era forse la bocca più accogliente che avessi mai provato. Mi succhiò le palle in maniera divina. Avevo perso la cognizione del tempo, ero lì lì per girarla a pecora, quando sentii una voce provenire dal salotto
    
    -Ciao sono Melissa, la geometra. Sei in bagno?-
    
    Mi bloccai. Cosa dovevo fare? La signora non aveva la minima intenzione di mollare il mio cazzo, e nemmeno io avevo troppa voglia di toglierlo da quella boccuccia calda e bagnata. Semplicemente non risposi.
    
    -Sento dei rumori, quindi lo prendo come un si. Arrivo.-
    
    Era troppo tardi per fare qualsiasi cosa, quindi non feci niente. Quando Melissa entrò in bagno mi trovò seduto a terra, con le gambe larghe e la signora dell'appartamento di fronte inginocchiata davanti al mio uccello dritto. Ci fu un momento in cui il tempo si fermò. Io guardavo Melissa, era più bella che in foto. Indossava la camicia bianca, un pantalone nero attillato e un bel tacco a spillo a rendere il tutto ancora più sexy. La signora aveva girato la testa verso l'ingresso del bagno, anche lei guardava Melissa. Fu proprio la signora a rompere il ghiaccio. Si alzò e si ...
    ... diresse verso la ragazza. Le appoggiò la mano destra sul seno e le infilò la lingua in bocca. Inizialmente Melissa era un po’ rigida, per un istante sembrò non avere nessuna intenzione di partecipare. Ma fu, appunto, un istante. Lasciò cadere la cartellina che teneva sotto il braccio, con la mano libera strinse a sé la signora spingendola dal culo. Io ero rimasto seduto a gambe aperte, mi presi il cazzo in mano e iniziai a segarmi guardando quella scena celestiale. La signora aprì la camicetta di Melissa e liberò quei due meloni impressionanti, poi la invitò verso il mio uccello. Lei si inginocchiò di fronte a me, e prima di prenderlo in bocca disse
    
    -Ciao io sono Melissa.-
    
    -Io sono Michele, il piacere è tutto m-
    
    Non riuscì a finire la frase, quando le sue labbra carnose abbracciarono il mio cazzo andai in estasi. Sentivo la cappella scenderle fino in gola. Intanto la signora aveva sfilato i pantaloni e il perizoma a Melissa, e le stava leccando la fica da dietro. Tentai di prenderle un seno con una mano, ma era troppo grosso per essere catturato. Non resistetti, presi Melissa di forza e la misi sotto di me. Mi tuffai in mezzo alle sue enormi tette, iniziai a far roteare il mio piercing intorno ai suoi capezzoli. Le stringevo, le leccavo, le mordevo. E lei godeva come una porca. Mi implorò di infilarglielo nella fica, non me lo feci ripetere. Le allargai le gambe e lo infilai, era così bagnata che entrò senza troppi problemi. I colpi si fecero subito più intensi
    
    -Scopami ...