1. Le voglie di una settantenne (parte prima)


    Data: 11/05/2021, Categorie: Etero Autore: marcosala

    ... prese. Entro , aprì il cesto e cercò se ci fosse l’intimo. Trovò delle calze e degli slip. Li prese ed i religioso silenzio iniziò a farle girare tra le sue dita apprezzando il rumore e la sensazione che facevano al tatto, quindi le avvicinò al naso. Trovo il loro odore particolarmente gradevole ed eccitante tanto che il cazzo gli divenne duro e la cappella gli si inumidì. Jerry pensava che tutto questo non era normale, Sandra sarebbe rientrata a breve, doveva lasciar perdere questa malsana contemplazione, rimise tutto a posto e ritornò al suo lavoro cercando di calmare la sua eccitazione. Quando Sandra ritornò, Jerry stava lavorando. Lei gli chiese se non era stata assente per troppo tempo, Jerry rispose di no e continuò il suo lavoro fino a fine giornata. Prima di andarsene, Sandra lo salutò baciandolo ed abbracciandolo, il contatto con la matura signora lo turbò facendolo di nuovo eccitare. Sandra sospirò dopo la partenza di Jerry, ed un vago sorriso rimase sulla sua bocca per tutta la serata. Quando ritornò il giorno dopo, un caldo e fumante caffè aspettava Jerry prima che iniziasse il lavoro. Lui apprezzo e bevve di gusto, si rese anche conto che il suo stato d’animo nei confronti della matura signora non era cambiato rispetto il giorno prima, era sempre eccitato da Sandra. Cerco di farsene una ragione, si diceva che era anziana e che poteva essere sua madre e niente più, ma niente, la cosa non funzionò. Era sempre attratto da lei. Sandra entrava e usciva dalla casa ...
    ... sorridente, canticchiando sempre la stessa canzone. Ogni volta che incrociava Jerry, Sandra gli faceva un grosso sorriso che lo metteva in ulteriore difficoltà. Alla mattina lei gli aveva dato due grossi baci ben appioppati agli angoli delle labbra, che gli aveva provocato una prima “emozione” nei pantaloni, ora lui era infastidito da questa sua reazione. Avrebbe preferito dimenticare, svuotare la testa da questi pensieri , ma a mezzogiorno, Sandra gli domandò se avrebbe avuto piacere pranzare con lei. Ovviamente accettò. Ormai Jerry era affascinato dalla matura signora, pensava al giorno prima, alla sua intrusione nella sua lingerie, alle sue mutandine, ai suoi reggiseno dalle coppe capienti. Ora attraverso i suoi vestiti immaginava quale intimo indossasse, era ammalato di desiderio. Dopo pranzo riprese il suo dovere. Stava lavorando da circa mezzora quando Sandra lo chiamò dalla cucina. Lui rispose alla sua chiamata e la trovò che le dava la schiena, affacciata alla finestra del giardino. Illuminata dalla luce del pomeriggio, Jerry intravedeva la sua siluette stagliata contro il profilo rettangolare della finestra. “Mi domando se non è il caso di spostare quell’albero.” Le disse Sandra mentre lui si stava avvicinando. Una volta raggiunta si fermo dietro di lei a guardare il giardino. Guardò anche i suoi capelli, il suo collo e le sue spalle segnate da una camicetta bianca. La sua gola era secca, era molto vicino a lei, sentiva il suo profumo, normale ma eccitante per lui, ...
«12...456...11»