Love is in the air - paris (parte 1)
Data: 12/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: HegelStrikesBack, Fonte: Annunci69
“Come sei in ospedale? Sei caduta in moto? Arrivo subito cazzo.”
Sono Claudio Crociani, ho 46 anni, sono direttore creativo in un’agenzia di comunicazione di Milano e giovedì non partirò per Parigi perchè la mia ragazza è caduta in motorino. Ah, e oggi è Martedì.
Sono nato a Montepulciano nel 1971, poi a cavallo tra gli anni ottanta e novanta sono stato adottato dalla rampante Milano-da-Bere, scambiando infaustamente le colline d’uve e vigneti e la vita rilassata della Valdichiana per il glamour, il traffico infernale e il nebiün. Ho studiato e sempre lavorato qui, all’università conobbi Barbara: bella, intelligente, ricca da fare schifo e molto impostata. Ci siamo sposati e nemmeno tre anni dopo il matrimonio l’ho trovata a letto col chirurgo plastico che le aveva pompato le tette qualche mese prima. Niente figli, per fortuna.
Dopo un lungo periodo di apatia generale - del cuore, non del pisello - ho conosciuto Sara, la mia compagna attuale. Maestra alle scuole elementari, classe 1984, frizzante, esuberante, allegra, spensierata, una ventata d’allegria che è entrata nella mia vita coi suoi occhi verdi e i suoi capelli ricci ricci e le sue tettone. Naturali.
Quando arrivo al Galeazzi, la prognosi è più tragica di quanto pensassi: frattura scomposta di tibia e perone, domani ulteriore visita per capire se Sara va operata o se il gesso basta. Se il gesso basta è comunque per più di un mese, e più di tre mesi prima che riprenda a camminare normalmente.
“Dai che ...
... per Natale secondo me sei di nuovo in pista amore” - tentai di rincuorarla.
“Eh, chissenefrega di Natale… io mi sento in colpa per Parigi, ci tenevi tanto…”
“Ma dai amore, andrò l’anno prossimo a vedere il Salone dell’Auto dai, non è così importante. Non come te”.
“Era anche già tutto pagato, mamma mia che disastro. Amore, ma perchè non vai comunque tu? Era il tuo regalo di compleanno. Con me rimane Valeria. Alla fine stai via quattro giorni, mica un mese!”
Valeria annuiva in un angolino.
Quella strafica di Valeria. La trasposizione nella vita reale della “Regina del Celebrità” cantata dagli 883, quella che sembra impossibile e invece poi è più normale di quello che pensi. La migliore amica che tutte le ragazze vorrebbero avere ed è capitata proprio alla mia Sara.
“Ok, facciamo così ragazze. Se domani il medico dice che non devi essere operata, vado e ti lascio nelle mani di Vale. Ma se ti devi operare non provare ad opporti alla mia partenza, un me lèo da’ i’ cazzo ok?”
“Va bene, va bene!” sbuffò Sara
“Senti Cla, nel caso tu partissi, posso dire qualcosa a Sebastiano? Sai, è un grande appassionato di automobili anche lui e mi dispiacerebbe lasciarlo a casa da solo se mi devo trasferire qualche giorno da Sara…”
“Come no! Anzi, guarda, preavvertilo già. Tanto Sara starà benissimo presto.”
Sebastiano è una di quelle persone che potevo dire di conoscere benissimo e non conoscere affatto al contempo.
Un sacco di sabati sera e domeniche trascorse ...