Love is in the air - paris (parte 1)
Data: 12/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: HegelStrikesBack, Fonte: Annunci69
... du Nord che è quasi mezzanotte. Chiamiamo Uber per evitarci i mezzi e i taxi, saliamo su una Mercedes nera.
“Sai, ho un deja-vu della scena finale de ‘Il diavolo veste Prada’ quando la Streep e la Hatheway attraversano Parigi in Mercedes…”
Sebastiano mi fissa serissimo: “Claudio, non essere sciocco. Tutti vogliono essere noi.”
Ridiamo fragorosi, l’autista ci sorride ma non capisce e forse è meglio così.
Arrivati in hotel, ben oltre la mezzanotte, scopriamo che le mie tre email dove chiedevo se era possibile cambiare la stanza matrimoniale in doppia, sono state elegantemente ignorate.
“Ci tocca dormire insieme, amico mio.”
“Figurati, non è un problema. Il tempo di appoggiare la testa sul cuscino e penso che crollerò.”
“Sì pure io.”
Ci sistemiamo, gli lascio anche usare il bagno per primo.
Quand’è il mio turno, entrando noto che c’è un doppio dispenser per la carta igienica ma non c’è lo scopino per il water. E ovviamente del bidet neanche l’ombra.
“Maremma ‘mpestata quanto so’ grulli sti francesi.”
Faccio una doccia, mi sistemo ed esco. Sebastiano è già nel mondo dei sogni.
Il tempo di puntare la sveglia e anche io lo seguo a ruota.
Il venerdì è la giornata deputata alla visita del “Salon de l’Automobile”, volato tra supercar presentate in anteprima mondiale, concept-car ai confini dell’inimmaginabile, auto da città sempre più elettriche ed autonomo e strafiche in abiti quasi inesistenti a fare da hostess negli stand.
Per quanto ...
... riguarda la serata ci concediamo una steak frites in un bistrot adiacente l’hotel e una passeggiata sull’affascinante Canal-Saint-Martin.
“Certo che è proprio magica Parigi, ha un’atmosfera romantica anche senza volerlo…” dice trasognante Sebastiano.
“Eh sì, mi dispiace così tanto che Sara e Vale siano a casa… ci toccherà a portarle appena Sara si rimette in sesto.”
“Eh mi sa anche a me, vabbè però devo dire che ce la stiamo passando piuttosto bene anche tra uomini eh”
“Sì, devo dire che sei una compagnia più che piacevole, sono contento che tu sia venuto con me.”
I nostri occhi si incrociano per un secondo di troppo, un secondo lunghissimo a cui segue un attimo di silenzio imbarazzante. La cosa nasce e muore lì, su Quai de Valmy, senza troppe forzature.
Ed eccomi qua, tutta la notte sveglio con la dissenteria, il vomito e la febbre alta.
Cerco di fare più piano che posso, ma so che sveglierò quelle diciotto volte il povero Sebastiano.
E infatti si sveglia.
“Ehi, che succede? Tutto ok?”
“No, ho la febbre. E sto vomitando anche l’anima.”
“Cazzo! Vado a chiedere un termometro in reception, faccio chiamare un medico?”
“Ma figurati se in un hotel dove non c’è lo scopino per togliere la merda da un cesso hanno il termometro! No, niente medico, se te lo fanno chiedi un pulcino caldo?”
“Un che?”
“Ma sì, acqua calda e limone.”
“Ah, ok! Torno subito”
“Non scappo.”
In effetti non ce l’avevano il termometro. Sebastiano però ha rimediato il ...