1. Love is in the air - paris (parte 1)


    Data: 12/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: HegelStrikesBack, Fonte: Annunci69

    ... famoso pulcino e l’indirizzo della farmacia più vicina aperta in orario notturno, tornando con Tachipirina 1000, fermenti lattici, Dissenten e un farmaco per fermare il vomito di cui non ricordo il nome.
    
    Mi ha fatto ingurgitare tutto, sistemato a letto e si è coricato.
    
    “Oh, se hai bisogno svegliami eh.”
    
    “Grazie Seba.”
    
    “Ma di che? Prova a dormire anche tu Clà. A domani.”
    
    “A domani.”
    
    Mi sembrava di stare un po’ meglio. Nel buio pensai a Valeria, una ragazza fortunata.
    
    Ha un ragazzo bello, sensibile, intelligente e ironico.
    
    Mi era piaciuto che si fosse preso cura di me, non mi succedeva mai.
    
    In genere ero io a prendermi cura degli altri. Dei miei genitori, dei miei amici, di Sara.
    
    Certo, anche lei era premurosa nei miei confronti, siamo una coppia.
    
    Però con Sebastiano era diverso. Mi sentivo protetto, al sicuro. Tranquillo anche se fragile.
    
    E la cosa, per la prima volta nella mia vita non mi spaventava affatto.
    
    Pieno di bei pensieri e di conati di vomito trattenuti a stento, riuscii a dormire qualche ora.
    
    Sabato di pioggia sulla Ville Lumière.
    
    “Ma vorrai mica uscire in queste condizioni?”
    
    “Sebastiano, si sta a Parigi fino a lunedì. Ti pare che rimango chiuso in albergo? Che vuoi che mi succeda.”
    
    Ostentando sicurezza mi preparo a uscire, mentre Sebastiano mi guarda sbalordito.
    
    “Ma ti senti meglio? Cazzo hai una faccia che non promette niente di buono.”
    
    “Ma sì, sì… dài, vestiti che andiamo a vederci il Musèe ...
    ... d’Orsay!”
    
    Nel pronunciare la parola “vèstiti” che mi rendo conto che Sebastiano è sul letto in boxer e calzettoni di spugna.
    
    Butto l’occhio, è proprio un bel ragazzo. Ha un corpo quasi perfetto. Definito ma non troppo, con i fianchi con una leggera rotondità e le gambe di chi ha giocato a calcio tutta la vita.
    
    L’occhio mi cade anche sul pacco.
    
    Anche in palestra mi era successo in spogliatoio, ma non con questa consapevolezza.
    
    Che cazzo mi sta succedendo?
    
    Il tempo di pensare ed effettivamente Sebastiano è già vestito e pronto ad andare.
    
    La fila al Musèe d’Orsay è interminabile e oggettivamente troppo impegnativa sotto la pioggia per una persona sotto antipiretici. Decidiamo di fare quindi una passeggiatina, attraversiamo i Jardin des Tuileries, poi Place Vendôme, Rue de la Paix e infine Place de l’Opera.
    
    È in Place de l’Opera che comincio a sentirmi malissimo di nuovo.
    
    “Seba, cerchiamo un bar che ho un gran freddo.”
    
    “Vuoi che torniamo in hotel? Chiamo un uber?”
“Ma va, no no mi basta un thè per scaldarmi e poi faccio quello che vuoi.”
    
    Entriamo in uno Starbucks a cento metri di distanza, su Boulevard Des Italiens.
    
    Sebastiano mi fa sedere, ordina e mi porta il thè caldo a tavola. Le sue premure mi scaldano più di quel thè - peraltro schifoso.
    
    Sento qualcosa di strano, un’attrazione verso di lui. Mi sento guardato in un modo diverso, per la prima volta e lo guardo in modo diverso.
    
    Sento di stare benissimo con lui, di sentirmi al sicuro, ...
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