1. Michele, io e... - Capitolo 3


    Data: 29/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    Capitolo 3 Dopo essermi vestito in fretta nella mia camera, scesi di nuovo la scala il più silenziosamente e rapidamente possibile. Da là uscii nel retro della casa. Il sole era quasi completamente tramontato e c'erano solo delle piccole righe rosso porpora che rendevano ardenti le colline ad ovest. Le luci esterne, collegate ad un temporizzatore, si accesero con un ronzio udibile. Camminai per cinquecento metri fino alle stalle mentre pensavo a quello che avrei voluto fare poi. Avevo tutta la libertà che avrei potuto chiedere, una bella casa a disposizione, anche se solo per alcuni giorni. Come se non fosse sufficiente, avevo attraversato il confine tra fantasia e realtà ed ero andato a letto con un ragazzo che stavo agognando di avere da più di due anni. Ed ora c'era anche un altro bel ragazzo con noi, ansioso di fare sesso come lo eravamo noi, ed io ero rimasto scioccato di non essermi unito a loro. Ero sicuro che Michele si era aspettato che io entrassi nell'ufficio di mio zio e mi unissi a loro, ma per qualche ragione avevo scelto di rimanere nascosto e guardare. Cercavo di capire il perché. La situazione era stata sicuramente eccitante ed io ne ero stato certamente eccitato, ma non li avevo disturbati. Perché l’avevo fatto? Mentre avanzavo dall'oscurità al morbido bagliore dei lampioni che circondavano le stalle, cominciai a rendermi conto della risposta. Ora che avevo sperimentato il sesso, capivo che mi piaceva soprattutto il suo aspetto tenero. Compresi che volevo ...
    ... che la nostra prima volta insieme fosse un po’ speciale, come era stata la mia prima volta con Michele. Volevo che fossimo solo noi due. Per non menzionare il fatto che Michele e Cris stavano finendo un atto che avevano cominciato mesi prima e che non era stato completato. Avevo voluto che fossero soli in quel frangente. Ma ora che erano stati insieme, era il mio turno con Cris. Mi immersi di nuovo nell'oscurità nera come l'inchiostro e tornai rapidamente alla casa. Mi sentivo molto più sicuro della situazione e non volevo sprecare tempo dato che sapevo quello che volevo fare. Trovai Michele seduto sui gradini; si alzò mentre mi avvicinavo. “Ehi uomo, dove sei stato?” Chiese mentre metteva delicatamente le mani sui miei bicipiti spremendoli un po'. “Ho camminato. Cosa mi sono perso?” “Beh, ho dato a Cris il suo pompino. Pensavo che saresti stato nascosto e poi ti saresti unito a noi. Cosa ti è successo?” “Stavo guardando attraverso il camino. Ho deciso di lasciarvi avere del tempo per restare soli.” “Ma io volevo veramente che tu venissi là.” Disse Michele circondandomi con le sue braccia e carezzandomi la schiena: “E penso che anche Cris lo volesse.” “Sì, credo che lui mi voglia, veramente. Ma ho pensato che fosse una cosa speciale per voi rimanere soli per la vostra prima volta. Potevamo farlo tutti insieme più tardi.” “Forse non dovremmo giocare questo gioco.” Disse tirandomi un po' più vicino: “Forse avremmo dovuto dirgli come stavano le cose quando è arrivato.” “Sì, forse ...
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