1. Michele, io e... - Capitolo 3


    Data: 29/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis

    ... tu mi sei sempre piaciuto.” Lasciò la mano sulla mia spalla. Il mio impulso a ridere diminuì. Ci fissammo negli occhi. Cris cominciò a chinarsi in avanti. Sentii che il mio cuore correva ed il mio uccello cominciava a gonfiarsi. Finalmente stava per accadere! Le nostre labbra si incontrarono e si aprirono. Le nostre lingue scivolarono nella bocca dell’altro. Lui baciava in maniera differente rispetto a Michele. I suoi baci erano più gentili, più esitanti ed addirittura un po' goffi. Ma tuttavia erano molto caldi ed eseguiti con maggior abilità mentre ci abbassavamo indietro sui cuscini. Alla fine ci allontanammo per respirare, ma Cris continuava a baciarmi coprendo tutta la mia faccia un po’ alla volta con le sue belle labbra. Io ero sulla schiena e lui era salito su di me. Il mio cazzo pulsante spingeva contro la fessura del suo sedere mentre lui scendeva al mio collo. Feci passare le dita tra i suoi capelli castani e spinsi le anche contro il suo sedere mentre la sua lingua trovava il mio capezzolo destro. Chinò rapidamente la testa e sommerse il mio cazzo nella sua bocca. Era così calda, morbida e bagnata. Io emisi un lamento profondo e basso ed alzai le anche dal letto. Guardai affascinato il mio uccello completamente duro scivolare agevolmente dentro e fuori dalla sua bella bocca, rabbrividendo ad ogni spinta. Lentamente cominciai a roteare il mio corpo fino a che alla fine la mia bocca riuscì trovare il suo pene. Lo tenni nella mia mano per un momento, apprezzandone ...
    ... la lunghezza, la durezza ed il calore. Poi ficcai fuori la lingua e lentamente ma fermamente leccai intorno alla cappella. Lui rabbrividì e gemette intorno al mio cazzo che riempiva ancora la sua bocca che succhiava. Continuammo per un minuto o due poi ci allontanammo e riprendemmo a baciarci. Cris mi aveva messo ancora sulla schiena e stava strusciando selvaggiamente il suo uccello contro il mio. “Dio, baby, come sei caldo!” Mentre io riprendevo a spingere contro di lui con tutta la mia forza. “Ooh, anche tu!” Mormorai. Stavamo versando ambedue sudore che si mescolava sul mio torace. Il profumo era inebriante. “Penso che sto per venire, baby! Mi farai sborrare!” Si lamentò spingendo più forte. “No, non ancora!” Gridai, lo spinsi via ed aspettai, ansimando, per un minuto o due dandogli modo di calmarsi. Quando fui sicuro che avesse finito di godere, mi chinai e leccai per bene e lentamente l'area sotto le sue palle. Lui rabbrividì ed il suo cazzo si contorse. Una goccia di pre sperma si formò alla punta, la presi sulla lingua e l'ingoiai. Era dolce e delizioso. Lo spinsi delicatamente su di un fianco, gli allargai piano le natiche del suo giovane culo sodo e gli esaminai il buco. Era piccolo, rosa ed aveva solo l’odore del cloro dalla piscina. Soddisfatto della sua pulizia, cominciai a leccare il suo bocciolo di rosa corrugato. Cris emise un breve guaito e mi chiese cosa stavo facendo. Non risposi ma continuai a lavorare il suo buco spingendo la lingua più profondamente. Lui ...
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