Alessandro
Data: 18/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: chupar, Fonte: Annunci69
... sulla parte inferiore del pisello. Mi fermò ancora: “Rallenta…di solito ce metto molto…Ma oggi non so che me sta a prende. Fai piano o sborro come un regazzino.”
Mettendosi in bocca i testicoli e succhiandoli, ripresi. Poi, allungata la lingua, cercai di leccare la parte sensibile fra l’ano e le palle, ma Alessandro me lo impedì. Tenendomi la testa, invece, cominciò ad affondare col bacino: “Me manca poco, porca troia…Continua…non smettere. Succhia tutto!”, mi bisbigliò. Cominciai a succhiare con forza, mentre sentivo la bocca riempirsi della sua sborra. Ingoiai tutto il seme aspro, succhiandolo con golosità, fino a quando quel cazzone non scivolò fuori dalla mia bocca.
Alessandro, a suo modo, si complimentò: “Che lavoro! Stavo proprio carico. Grazie.”
Sorvolando sulla scarsa raffinatezza del commento, semplicemente reclamai: “Ed io?”
Mi poggiai sulle mattonelle del muro, di spalle a lui. Divaricai le gambe in modo che potesse vedermi perfettamente mentre giocavo con il mio sesso, stuzzicandomi le palle. Con la coda dell’occhio, vidi la sua eccitazione ancora robusta, mentre con il medio avevo già iniziato a tormentarmi l’ano. Guardandomi con espressione lasciva, sgrullandosi il cazzo in tiro: “L’aveva detto tuo cognato che venivi fuori un bel troione. Non me credevo così tanto però. Pensavo che stavi ancora alle pompe. Dai assaggialo ancora!”
Accucciato tra le sue gambe, saggiai nuovamente con la punta della lingua il glande odoroso di sperma. Con le mani ...
... appoggiate alle sue cosce, aspirai quell’odore maschio, come narcotizzato. Quindi, iniziai a scendere con il capo, facendomi di nuovo penetrare la gola e sentendolo di nuovo duro come il marmo.
Si fermò e mi fece ritornare su, mordicchiandomi il mento: “Vado tranquillo?”
Nervoso, gli risposi: “Sì…ma non senza niente…dai!” - e quello, fregandosene, mi stava già impiastricciando il culo con il sapone liquido del lavello – “Lascia fare a me…Ci gioco un poco prima….Ne hai mai preso uno così? Scommetto che tuo cognato non ce l’ha così grosso.”
Mi aprì le natiche, mettendo in mostra le mie parti intime.
Portando la cappella sporgente a contatto con il mio ano, lentamente iniziò a spingere. Era effettivamente dotato. Dubbioso, provai a fermarlo: “Aspetta un attimo. Fai piano, però…piano. Anzi, no…Metti il cappuccio.” - mettendogli una mano sul fianco.
- “Lasciami fare… Stai fermo.”
Lo sfintere si era già allargato grazie al sapiente gioco di dita. La capocchia entrò, ma tre quarti del bestione erano ancora fuori. Rilassatosi, grazie a un calcolato colpo di reni, sentii le massicce dimensioni farsi strada. I testicoli urtarono contro le mie natiche e la punta mi toccò le interiora. Alessandro cominciò a roteare le anche, dandomi un piacere incredibile. Quindi, mi tirò un po’ indietro e iniziò a dare colpi lenti, profondi e ritmati.
Me ne stavo lì piegato a carponi con il cazzone del fidanzato di mia cugina, che si fotteva pure mia zia e che ora mi scopava il culo, ...