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La Visita
Data: 19/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: gyn
... che mostrò di apprezzare l’azione.Elena si rese conto che il culo di Giulia era stretto e contratto, e lo disse al dottore, che rispose di non preoccuparsi e che avrebbe risolto il problema; si ritirò dalla fica e andò verso il tavolino, dal quale prese un vibratore che diede a Elena, dicendole di continuare la chiavata al posto suo.L’infermiera sfilò il dito dal culo e preso il vibratore, iniziò a spingerlo dentro la vagina di Giulia, che non oppose alcuna resistenza; Roberto, intanto, prese dal tavolino un altro strumento e andò verso il lettino.Giulia si rese conto che lo strumento era nient’altro che un divaricatore anale, e iniziò a protestare, dicendo che era troppo, che non voleva, ma il dottore la zittì affermando che ormai era tardi per tirarsi indietro.Mentre Elena, spostatasi di lato, continuava a “lavorare” la fica, Roberto si preparò all’azione: unse leggermente lo strumento poi, allargando le natiche con la mano sinistra, lo spinse dentro l’ano; non appena l’ebbe inserito tutto iniziò ad aprirlo, forzando lo sfintere fino al massimo.Giulia, che si era sentita riempire l’intestino, quando l’apertura fu completa pensò che la stessero squartando, ma questa sensazione dolorosa lasciò ben presto il posto a un piacere nuovo e intenso: il fatto di sentirsi aperta totalmente, completamente offerta agli sguardi altrui la faceva impazzire di godimento.Il retto di Giulia era completamente vuoto, grazie all’operazione fatta prima di uscire da casa, così non vi fu alcun ...
... problema di fuoriuscite sgradevoli. Resosi conto del fatto, il dottore decise di andare oltre: doveva sfiancarla completamente.La fece godere con pochi colpetti sul clitoride e quindi sfilò rapidamente il divaricatore.Elena, rapidamente, slegò Giulia e la girò sulla pancia, spostando i supporti per le gambe e regolandoli adeguatamente: in pochi secondi la paziente si trovò legata sul lettino a pancia sotto, con le braccia stese e le gambe flesse in avanti e divaricate.Questa posizione le allargava le natiche al massimo, esponendo culo e fica alla mercé del dottore.Giulia non poteva vedere nulla di quanto stava per accaderle, perché non poteva girare la testa, quindi si rassegnò a subire passivamente.Sentì Elena appoggiarle le mani sulle chiappe e tirare in fuori per allargarle al massimo, poi un dito unto di vaselina entrarle nell’ano, lubrificare anche l’interno e ritrarsi.Non appena il dito fu uscito sentì una grossa cannula penetrarla per almeno venti centimetri, e subito dopo un getto caldo le inondò l’intestino.Il dottore aveva preparato un clistere da due litri e ora lo stava facendo rapidamente defluire nel retto.Giulia sobbalzò, in preda a sensazioni indescrivibili: da una parte il piacere perverso di sentirsi aperta, usata come un oggetto, dall’altra l’imbarazzo e la vergogna per una pratica che aveva sempre rifiutato, fin da bambina; ora, però, il progressivo riempirsi dell’intestino le dava quasi delle scosse elettriche. Inoltre in quella posizione la pancia non poteva ...