Ero solo un caporale
Data: 19/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: suve
... finito, volevo solo cambiare. Uscii dall�auto e andai al suo sportello, aprendolo e prendendole una mano per farla uscire, ancora con la gonna arrotolata sulla vita, le mutandine scostate. La feci sedere sul cofano, volevo sentirla per bene, è una mia passione quella del sesso orale, adoro baciare le micine delle mie partner, non puoi dire di conoscere una donna fino a quando non hai sentito il suo odore più intimo. Chino su di lei mi misi all�opera, scostando ancora le mutandine. Era un lago, insieme ai suoi umori vedevo uscire anche i miei ma non m�importava. La leccai e baciai per diverso tempo, trovando un clitoride di dimensioni mai viste prima, quasi un cazzetto che mordicchiai e succhiai fino a farla godere ancora e bagnarmi la faccia dei suoi succhi. Il fare questo mi aveva eccitato ancora, ero di nuovo duro, pronto a ricominciare. Mi accostai e lei, distesa sul cofano, abbandonata senza forze dopo il terzo orgasmo, si limitò a guardarmi, gemendo quando lo sentì all�ingresso della vagina, mugolando quando lo sentì entrare, aprirle le carni e scomparire fino in fondo nel suo ventre accogliente. La scopai per diverso tempo, dopo il primo orgasmo potevo resistere parecchio, e ancora lei venne, quasi urlando. Non avevo mai conosciuto una donna così, capace di avere quattro orgasmi in così poco tempo. Continuai a scoparla, le mani sui suoi seni accarezzandoli a piene mani, usandoli come perno per spingermi in lei più a fondo che potevo, e venne ancora il mio momento, ...
... in cui una mano mi strinse le reni e mi ficcai in lei fino in fondo depositandole il mio seme direttamente nell�utero con schizzi che sentivo violenti. Monica venne ancora, mentre scemava il mio orgasmo si contorse ancora muovendo le anche con vigore e gemendo forte.Riprendemmo ancora fiato e poi ci ricomponemmo. Il tutto era durato forse mezz�ora.Riprendemmo la strada e alla mia domanda lei rispose che sì, era effettivamente una donna molto calda, le bastava poco per eccitarsi e godere e era capace di avere più orgasmi di seguito, se capitava col tipo giusto. Quest�ultima frase la disse allungando la mano verso la mia patta, dandomi una stretta all�uccello a sottolineare le sue parole.- Capisci quanto ho sofferto negli ultimi tempi? Capisci come sono stata male senza? -La capivo, la capivo bene.Rientrammo in caserma come se nulla fosse successo e quello fu l�inizio di una storia che durò sino al mio congedo. Recitando ognuno la sua parte di finto distacco, ora ogni uscita per commissioni era un�occasione, un rubare una mezz�ora o poco più per stare insieme. Una notte riuscii anche a andare da lei quando il marito era stato chiamato al Quartier Generale, e fu una notte meravigliosa in cui godemmo l�uno dell�altra sino all�alba.Arrivò il giorno del mio congedo e la gioia di tornare alla vita vera fu smorzata dal dover lasciare la caserma e lei.Un mese dopo, quasi a fine estate, ricevetti una breve telefonata da lei. M�informava che suo marito, i suoceri, il loro paese intero, ...