1. Gabinetti pubblici


    Data: 23/05/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: marcosexy222, Fonte: Annunci69

    Non amo servirmi dei gabinetti pubblici, che trovo in genere sporchi e maleodoranti, ma quel pomeriggio non potei proprio farne a meno.
    
    Erano circa le due di un assolato pomeriggio di fine luglio, il che significa che non c’erano nemmeno i cani in circolazione, anche perché, chi poteva, se n’era volentieri andato al mare. Io mi trovavo fuori per motivi di lavoro: sono un tecnico riparatore ed ero appena uscito dalla casa di una cliente cagacazzi: tutta la mattinata mi aveva fatto perdere attorno alla sua lavatrice, che aveva solo bisogno di essere buttata nel primo cassonetto vuoto!
    
    Beh, ero appena uscito, e stavo aprendo la portiera della macchina, quando mi venne un improvviso bisogno naturale. Fossi stato un cane, mi sarei acquattato sul margine della strada e l’avrei mollata lì… ma noi umani non abbiamo simili privilegi!
    
    Non potevo certo tornare indietro e chiedere cortesemente alla signora di usare il bagno, né tanto meno sarei riuscito a guidare fino a casa… Mi guardai attorno, ma non vidi nessuna insegna di bar o altro; del resto, ero in una zona residenziale composta da villette e condomini.
    
    Però, notai che più in là c’era un parco pubblico: per quanto li odiassi, vi avrei trovato senz'altro dei gabinetti pubblici aperti. Pazienza!
    
    Riposi i miei attrezzi nella macchina e mi avviai. Intravidi quasi subito la freccetta con su scritto:WC, e mi inoltrai con un senso di gratitudine per un vialetto ombreggiato. Seguendo l’indicazione, arrivai ad una ...
    ... piccola costruzione, rivestita esternamente di legno grezzo, probabilmente per integrarla nell'ambiente, e mi diressi senza esitazione verso la porta con l’omino. Entrai.
    
    L’interno era il classico dei gabinetti per Signori: una fila di box chiusi lungo la parete di fondo; sulla destra una schiera di pisciatoi di porcellana e sulla sinistra una serie di lavabi coi rubinetti mezzo arrugginiti e sgocciolanti.
    
    Dava, comunque, l’idea di non essere eccessivamente sporco, a parte le solite oscenità scarabocchiate sui muri. Non c’era nessuno. Andai in uno dei box e feci in fretta le mie cose. Mi stavo giusto lavando le mani a uno dei lavabi, quando entrò un giovane… bello, devo dire, sui venti anni, lineamenti maschi, capelli castano rossicci, barba trasandata. Indossava un paio di jeans informi e sfilacciati, e una maglietta che in quanto a pulizia aveva conosciuto tempi migliori.
    
    Lo guardai, quando fece il suo ingresso, e lui mi fissò, poi si avvicinò a uno degli orinatoi, armeggiò un po’ con la cerniera e infine, con un forte sospiro di soddisfazione, cominciò rumorosamente a pisciare. Voltai la testa quel tanto da poterlo sbirciare con la coda dell’occhio: mi dava le spalle e sembrava reggerselo con tutte e due le mani, mentre teneva il bacino proteso in avanti, come per dare maggiore forza al getto in espulsione.
    
    Beh, confesso di avere un certo debole per questi giovanotti dall'aspetto delinquenziale… specialmente se hanno il pelo rossiccio! E vabbè, i gusti sono ...
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