Che imbarazzo quindi
Data: 24/05/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Teresalavacca, Fonte: EroticiRacconti
... cenno come per dirmi che avevo proprio un bel culone. Mi rifece cenno di toccarmi e non resistetti. Che bello! Mi cincillavo il clitoride con mio grande piacere e ben presto iniziai ad ansimare desideranto ardentemente che fosse quel cazzone a giocare con la mia fica. Durò tutto pochi minuti. Infatti subito sentii brividi in tutto il corpo e sentii arrivare un orgasmo nuovo, strano e libidinoso. Mi tremavano le gambe e riuscivo a stare in piedi a stento. Godendo ripetevo mentalmente: si, si, si e, contemporaneamente, muovevo fortemente il capo su e giù e mi sentivo sbattere i lunghi capelli sul viso. Mi fece ok con il pollice e capii che anche lui stava per venire. Infatti si girò di fianco e agitandosi sborrò dentro il lavabo. Dopo di che, piena di vergogna, lo salutai con la mano e abbassai la serranda. I giorni che seguirono, sabato e domenica, li trascorsi insieme a mio marito avendo sempre in mente, però, quello che era accaduto vergognandomi di me stessa. Avevo però voglia del cazzo di Alfonso e mio marito, in quei due giorni non mi sfiorò nemmeno. Ci incontrammo per caso domenica sera, noi rientrando da una passeggiata e lui usciva. Solo 5 minuti. Mentre loro parlavano con lo sguardo prendemmo appuntamento per l'indomani. L'indomani avevo tanta di quella frenesia che non andai nemmeno al mare. Notai che anche lui era a casa e feci in modo, spiando, che la mia doccia coincidesse con la sua. Stavo dietro la serranda e quando vidi alzare la sua e vidi che si sfilava gli ...
... slip per la doccia, alzai quella mia. Sentì il rumore e si girò; il cazzo moscio pensolava fra le sue cosce muscolose. Guardandolo mi sfilai la camicia da notte e poi le mutandine; ci salutammo con le mani ed entrammo, ognuno, nel suo box doccia. Vidi lui e lui me mentre ci spargevamo il bagno schiuma su tutto il corpo; lui si soffermò sul cazzo e sul culo e la stessa cosa feci io: sulla fica e fra le mie chiappe. Si asciugò con il telo, io indossai l'accappatoio. Mi fece dei cenni che in un primo momento non capii. Poi intesi di trasferirci nel doppio servizio lavanderia. Infatti abbassò la serranda. Il tempo di spostarmi, alzare la serranda e lui era già là, seduto leggermente scivolato, il cazzo in bella mostra e se lo cincillava. Ricordo che l'apertura del doppio servizio lavanderia era tutta intera, ecco il motivo. Ero presa ed eccitata e mi liberai dell'accappatoio. Mi fece cenno di sedermi come lui; andai a prendere una poltroncina di tela, sedetti scivolata come lui e presi a toccarmi la fica. "Fammela guardare bene" disse sorridendo e passando al sonoro. Con una smorfietta gli dissi di no. Mamma mia che situazione eccitante! Fece una smorfia pure lui e facendo il cenno con le mani disse: "Apritela". Feci un sorrisino, un'altra smorfietta e quindi mi divaricai le labbra della fica. Fece un cenno con la mano come per dire che ce l'avevo bona. Si segava e io mi solleticavo il clitoride mentre ci fissavamo. Tirò la lingua fuori accennando il movimento del leccaggio. Mi ...