Che imbarazzo quindi
Data: 24/05/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Teresalavacca, Fonte: EroticiRacconti
... vergognai e gli feci cenno di no. "Peggio per te" disse. Passai al sonoro pure io: "Davvero?" Mi indicò il cazzo e mi fece capire che voleva un pompino. "Sei pazzo?" "Di te". Una mia smorfietta e lui disse: "Vengo?" "No" "Vieni tu allora?" Che situazione! Pensai. Un gioco fuori dal comune e da ogni ragionamento logico. Si, volevo che mi leccasse la fica e volevo sentirmi crescere il suo cazzo in bocca. Fu come un lampo, in un attimo: mi alzai, indossai l'accappatoio e andai, percorrendo quei 5 metri che ci separavano, fissandolo. Mi accolse inserendo le mani dentro l'accappatoio e le sentii sui fianchi e sulle chiappe. Che bisogno c'era di parlare? Ognuno sapeva quello che voleva e infatti, mentre mi sfilava l'accappatoio, le nostre bocche si cercarono e si trovarono e le nostre lingue si intrecciarono in un vortice di libidine e di lussuria fino a mancarci il respiro. Disse di andare di là e lo seguii nella sua camera; saliti sul letto disse che mi voleva leccare. Eravamo di fianco, invertiti, sollevai una coscia e la sua testa fu subito lì; non appena sentii la sua lingua sul clitoride non potei trattenermi dal sospirare forte un lungo "Siiiiiiiiii" e presi a leccare con foga il sio cazzo. Quindi lo imboccai, gemette e lui, continuando a tortirarmi la fica con le mani, osservava il mio pompino dicendo che le mie labbra erano fatte apposta per prendere cazzi in bocca. Mi sentivo lusingata e quando mi disse di guardare come mi ficcava la lingua dentro, mi venne di svenire ...
... per il piacere e per la scena. Si sdraiò supino, io su e lo succhiavo a dovere sentendo la sua lingua anche sul buchino vergine del mio culo. Non resistetti e, fra l'altro volevo gedere. Godetti dimenandomi, sbattendo la fica sul suo viso e a mordicchiare le sue palle. Con una giravolta venne su. Io supina e vogliosa di farmi sfondare, con le cosce aperte al massimo e, non appena sentii il cazzo che cercava di farsi strada, sollevai le ginocchia, inarcai la schiena, lo presi e me lo ficcai tutto dentro gridando di piacere e lui mi ficcò la lingua in bocca. Prese a pomparmi facendomi ansimare e strappandomi ancora lunghi "Siiiiiii". Un paio di orgasmi e poi mi disse: "Dammi il culo" "Non l'ho fatto mai, nemmeno con mio marito" "Che sei bambina? Faglielo trovare sfondato stasera" "Si, questo ci vuole". Avevo una voglia e una curiosità di farmelo rompere che non avete nemmeno l'idea. Se non me lo facevo rompere che vacca ero? Man mano che mi penetrava mi sentivo mancare il respiro e mi sentivo spaccare in due. "Ahii! Pianooo!" Gli sussurravo, "Non fare la smorfiosa che ti sta piacendo. Te lo senti?" "Siiiii" "Ti piace sentirti scassare il culo?" "Un poco". Un poco, ma a poco a poco mi piaceva sempre di più. Calcolai che fosse quasi tutto dentro quando prese a scoparmi e sentii che le mie natiche e i miei fianchi traballavano. Continuava a chiedermi se me lo stavo gustando e rispondevo di si. Poi, non so dopo quanto tempo, mi sferrò un colpo che mi scassò completamente e sentii ...