La ragazza di mio fratello
Data: 25/05/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Nico90
Era il 2006. Mio fratello aveva ventun'anni all'epoca, faceva l'università ricordo, io invece andavo ancora al liceo. Eravamo distanti io e lui, oltre che nell'età, anche nei modi e negli interessi. Lui la musica, io il calcetto. Io timido, lui estroverso. Lui la moto, io la bici... In quegli anni, tra un esame saltato ed uno passato per il rotto della cuffia con un 19 striminzito alla facoltà di Ingegneria, aveva messo su una cover band dei Muse. Suonava nei locali della zona con discreto successo di pubblico, femminile sopratutto. Lui di base non è che fosse chissà che figo... Alto, magro, quasi ossuto, la faccia spigolosa, un po' come la mia (io sono più bello...), la bocca larga e sottile. Eppure da quando aveva cominciato con la band, le cose erano effettivamente cambiate. S'era tinto i capelli di nero, esigenze di scena diceva, e aveva cominciato a portare tutti i giorni un giubbino di pelle. Lo prendevo un po' in giro per quel cambio di look e lui per tutta risposta mi ripeteva: "Se vuoi vedere la vera figa, frà', fatti un gruppo. Allora capirai..." Il gruppo non me lo feci, anche perchè ero stonato come una campana e non sapevo suonare nessuno strumento. In compenso lui si fece la ragazza... Alessandra, 5C. Come dimenticarsela? Mi ricordo che rimanevo sempre imbambolato a guardarla quando la incrociavo nei i corridoi a ricreazione. E non ero l'unico... Diciannove anni, eppure già donna Alessandra. Sembrava più matura della sua età, non vestiva in modo particolamente ...
... appariscente: jeans, maglietta, le scollature sempre contenute. Anche in estate non si presentava mai con l'ombelico di fuori o le gambe scoperte (ecceto durante le partite di pallavolo...). Il fisico, statuario, risaltava comunque. Aveva i capelli che sembravano cioccolato, mossi, portati lunghi fino alle spalle, gli occhi color nocciola, ed un sorriso che toglieva il fiato. Ne ricordo ancora la bocca, grande, le labbra carnose, i denti bianchissimi e regolari, quando parlava all'assemblea d'istituto. Che figa! Pure ai professori, di tanto in tanto, scappava qualche occhiata di troppo quando passava lei, cosicchè la voce aveva preso a circolare (tra le ragazze invidiose della sua popolarità più che altro...), che la sua media del nove se la fosse guadagnata nei bagni della scuola e sotto il tavolo della sala professori, non con lo studio. Ma di storie su Alessandra ne correvano tante, troppe forse, sopratutto fra noi ragazzi, visto che nonostante fosse così popolare, per tutto il terzo e quarto liceo nessuno, anche tra quelli più grandi, era riuscito a mettercisi insieme. La prima volta che Luca venne a prenderla a scuola con la sua Kawasaki nera rimasero tutti con un palmo di naso, io più di tutti. Sapevo che mio fratello usciva con una nuova. Mi aveva fatto capire fra le righe che fosse una che non la mollava tanto facilmente, che si stava stufando. Sbruffone... Nelle settimane successive invece, avvrivò addirittura a presentarla a casa. A mamma e papà piacque subito, ebbe ...