La ragazza di mio fratello
Data: 25/05/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Nico90
... rumore dal bagno in quel momento, una specie di grugnito, di rantolo. Alessandra se ne accorse, si affrettò a sorridermi, poi disse: "Pensandoci, non ci siamo nemmeno fatti gli auguri... Buon Natale!" Fece due passi e si sporse verso di me, baciandomi sulle guance, prima la destra poi la sinstra, con studiata lentezza. Ancora ricordo il suo profumo, la pelle fredda di chi era stata fuori fino ad un minuto prima sfiorarmi, le labbra tiepide, morbide, schioccare, lasciare un velo umido. Fù un bacio curiosamente sensuale, quasi arrossisco anche ora a ripensarci... Lei era normalmente un poco più alta di me, più di un poco, con i tacchi che aveva quella sera, mi ritrovai a fissarle il seno quando si scostò. Se ne accorse ma si limitò a fare un passo in dietro e sorridermi Un altro rumore dal bagno arrivò dal bagno. "Ma chi c'è? E' Luca?" Chiesi, sorridendo a mia volta come un ebete. Glielo chiesi più per avere la scusa per rimanere lì con lei ancora qualche istante, non perchè mi interessasse particolarmente. Non capitava spesso che fosse così espansiva nei mie confronti d'altro canto... "Si... Siamo stati da amici, forse ha mangiato qualcosa che gli ha fatto male... non ti preoccupare, va pure a letto tu, vedo che già sei pronto. Bello, il pigiama. Mi piace Spiderman..." Rise, facendo un cenno con gli occhi ed indicando la mia maglia. E chi si preoccupava? A me interessava solo godermi quel sorriso quanto più possibile. Arrossii ancora. Improvvisamente la porta del bagno si ...
... spalancò, Luca ne caracollò fuori, bianco come un cencio. Grugnì qualcosa, poi fece per raggiungere il divano, ma ci stramazzò sopra, oltre la spalliera, a peso morto prima ancora di essere riuscito a girarci intorno. Mi volsi verso Alessandra. "Ma che ha? Sta bene?" "Si si... mi sa che ha bevuto un bicchiere di troppo..." "Ma non aveva mangiato qualcosa che gli aveva fatto male?" Chiesi ingenuamente. "Beh? Che differenza fà?" Mi rispose lei improvvisamente stizzita. "Niente... solo che prima mi avevi detto..." "E vabbè ... tanto a te che cazzo te ne frega, no? Dai sù, vai a letto..." Il cambio di atteggiamento mi aveva soconcertato, ricordo che mi parve un'altra persona per un istante. In silenzio la osservai togliersi la giacca e poi raggiungere Luca, chinarsi su di lui per cercare di sistemarlo meglio sul divano. Era incosciente, lo notai di sfuggita intanto che ammiravo lei ed i suoi jeans stretti in quella posizione. "Ma sei sicura che sta bene?" Chiesi esitante avvicinadomi di un passo. "Siii, te l'ho detto ... ha solo bevuto un bicchiere di troppo. Una notte di sonno ed è come nuovo." Luca gemeva sommessamente, la testa riversa sul bracciolo, il viso color cenere. "A me sembra che stia male... Non è meglio se avvertiamo mamma e papà?" "No! Ma che scherzi?" Scattò lei, tirandosi in piedi e voltandosi verso di me. "Ora tu vai a letto ed io sto quà un altro pochino a controllarlo, poi, quando è tutto a posto, torno a casa anche io... Capito?" Rimasi in silenzio, lo sguardo ...