1. Al mare tra fantasia e realtà


    Data: 28/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: alexiato

    ... un ricordo di quanto sei troia!”
    
    Finito il servizio fotografico tutti e tre si tolsero pantaloni e slip, restando alle mie spalle coi cazzi già belli tesi.
    
    Il padrone di casa fu il primo ad avvicinarsi mi levo la bottiglia dalla figa grondante e scostando solo il perizoma ormai fradicio puntò il cazzo contro il mio buco del culo e disse:
    
    “a una troia come te si può fare solo il culo! Tieniti le chiappe larghe puttana!”
    
    Così dicendo a spinto con forza tutto il suo cazzo dentro, sentivo le palle che toccavano la mia figa, mi ha leggermente alzata infilando le mani sotto il vestito fino alle mie tette, ha preso i capezzoli tra le dita stringendoli. In questa posizione sdraiato su di me ha iniziato prima piano e poi più forte a scoparmi nel culo:
    
    “troia ti piace farti scopare il culo?”
    
    “SI!”
    
    “dillo che sei una troia! Che sei una puttana rotta in culo!”
    
    “ Si sono una troia! Mi piace prenderlo in culo! Come una puttana!”
    
    Intanto i capezzoli stretti nella morsa mi erano diventato due chiodi, gli altri due stavano in coda come al supermercato col numerino in attesa del loro turno mentre guardavano e si menavano il cazzo dicendomi: “che troia che sei!” “dai puttana rotta in culo!” “ dopo ti rompiamo il culo anche noi”
    
    Intanto il padrone di casa: “sto venendo troia ti riempo il culo di sborra!”
    
    Quasi senza finire mi sentivo l’ intestino pieno di calda crema.
    
    Una volta venuto lasciò il posto al secondo anche lui mi ...
    ... prese subito in culo e poi il terzo senza soste, nel mentre il padrone di casa mi scattava altre foto ricordo della serata mentre i suoi amici mi inculavano.
    
    Quando anche l’ ultimo stava venendo il padrone di casa riprese la bottiglietta che conteneva ancora un pò di birra e me la infilo prontamente nel culo dicendomi:
    
    “troia! Adesso siediti in terra con la bottiglietta nel culo e scarica la sborra!”
    
    Feci come mi veniva detto e poi aggiunse:
    
    “adesso troia la levi e ti bevi tutto!!”
    
    In quel momento penso avrei fatto qualunque cosa mi venisse chiesta, ero ancora in preda ad un’ eccitazione mai provata, portai la bottiglietta alla bocca e versai il contenuto, anche se buona parte mi colò addosso e sul vestito bianco.
    
    Ripresami da quella situazione mi diressi in bagno, mentre mio marito suonava alla porta con le pizze, ero in una condizione pietosa e non avrei saputo assolutamente cosa inventare per giustificare il mio stato: puzzavo di birra e sborra con il perizoma fradicio, il vestito tutto imbrattato.
    
    Sento mio marito che entra:
    
    “ allora ragazzi tutto bene? Vi siete divertiti in mia assenza?”
    
    Il padrone di casa risponde laconico: “direi di si! Ci siamo inculati a turno quella troia di tua moglie! Riempendola di sborra!” “Guarda le foto”
    
    Esco dal bagno conciata com’ ero, lui mi guarda e mi dice:
    
    “vieni a farmi un pompino con l’ ingoio di fronte ai miei amici troia!”
    
    Che dovevo fare oltretutto mi piace....!. 
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