135 - Suor Benedicta, i segreti lesbici e incestuosi del convento
Data: 01/06/2021,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... delicatissimo ditalino reciproco. Da quella volta la mia attività con esseri appartenenti al mio stesso sesso erano terminate. Non che l�esperienza mi fosse dispiaciuta, anzi era stato molto bello e poetico farlo con la mia amica e devo dire che mi è sempre rimasto un ottimo ricordo di quell�episodio di lesbismo, ma fu comunque un'unica piccola e ininfluente esperienza.Aveva gli occhi azzurri la giovane suorina, essi mi guardavano piantandosi dritti, dritti nei miei.Mi chiese timidamente il mio nome, le risposi che mi chiamavo Clara, lei si presentò come Suor Clotilde, mi disse che da poco aveva confermato i voti e che da sei mesi era ormai una suora. Mi parlava, in piedi vicinissima a me e mi guardava ancora fissa negli occhi. Volle sapere se ero nuova e mi chiese quanti anni avessi. Le dissi che ne avevo quasi venti e lei ne dichiarò ventisette. Mi chiese se dormivo in convento e le spiegai l�esperimento delle vacanze natalizie come accrescimento nel percorso di divenire una suora. Ci rivestimmo e lei mi accompagnò fin davanti alla cameretta che mi era stata assegnata. Mi salutò con una fuggevole carezza sul volto e se ne andò, girandosi nella mia direzione un paio di volte prima di sparire dietro l�angolo del corridoio. La giornata trascorse tra la preghiera e alcuni momenti di socializzazione, giocammo, nonostante il freddo pungente anche a pallavolo, poi la sera la preghiera e il rosario per i morti e quindi in saletta a vedere la tv, poi tutte a nanna. In tutta la ...
... giornata Suor Clotilde mi si apprestò al meno una decina di volte. La sera mi buttai sul letto e constatai la durezza del materasso con le molle. Erano le ventitrè e sommessamente sentii bussare alla porta. Mi alzai e aprii la porta, suor Clotilde era lì che mi chiedeva di entrare. Le chiesi se non fosse proibita quella cosa, lei mi rispose di si, ma comunque entrò ugualmente. Indossava la sottogonna e il bustino di tela, mi chiese se aveva visto giusto quando le era parso di notare un certo interesse per il suo corpo. Fui sincera e le dissi che avevo notato la sua bellezza, lei allora mi rispose che a sua volta aveva notato la mia. Mi accarezzò il viso, i suoi occhi come fari puntati nei miei, poi sentii le sue mani sul mio seno nudo, la sua bocca fu contro la mia, mi baciò a lungo, anzi per essere ancora una volta sincera, devo dire che ci baciammo a lungo. Mi trovai, quasi senza accorgermene, per traverso sul letto, il suo corpo, libero da indumenti, sopra il mio, mi accorsi che le mie mani percorrevano la sua schiena, lungo la colonna vertebrale, percepii i suoi intensi brividi ed io risposi con i miei fremiti di piacere. La bocca sua sulla mia intimità eccitata, la lingua che mi scandagliava gli anfratti più nascosti, era brava, leccava la mia fighetta sul clitoride, le sue braccia tese in alto mi torturavano dolcemente i capezzoli stramaledettamente duri ed eretti. Sentii un umido calore invadermi il ventre e non capii più nulla, incrociai i piedi sulla sua schiena e la ...