135 - Suor Benedicta, i segreti lesbici e incestuosi del convento
Data: 01/06/2021,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... tenni prigioniera, forse per evitare che smettesse.Dopo la scelta di vita di abbracciare la vocazione monacale e di sposare Dio, avevo anche scelto di essere casta e pura, avevo evitato persino la masturbazione. Erano almeno quattro mesi che non venivo e quando l�orgasmo arrivò credetti di morire, il mio corpo fu scosso da inspiegabili convulsioni, il mio bacino si sollevò moltissime volte mentre la stringevo fortemente a me premendole il capo fra le mie cosce spalancate. Non mi chiese di ricambiare e fece per andarsene soddisfatta del risultato ottenuto. Io la trattenni, le dissi di sdraiarsi e lei lo fece, passai la mia lingua su tutto il suo corpo, centimetro dopo centimetro partendo dai piedi e risalendo fino al collo, dietro le orecchie, e poi a scendere giù sulle sue splendide colline e ancora più in basso, cercando con la punta della lingua di districare il suo foltissimo vello, gliela leccai con la punta della lingua dentro alla figa fradicia. Passai il dito pollice sul clitoride, che sporgeva fremente fuori dal suo minuscolo prepuzio, sfregandolo mentre con la lingua leccavo ancora la sua apertura vermiglia. Insinuai le mie mani sotto le sue natiche tenendogliele sollevate. Le valve della sua ostrica aperta, erano esposte, oscenamente offerte e lucide di umori vaginali. Muoveva il capo sul cuscino sbattendolo ripetutamente a destra e a sinistra, leccai ancora e sfregai il suo bottoncino eccitato, fin quando anche lei raggiunse l�orgasmo. Gridò forte e temetti che ...
... avesse svegliato l�intero convento. Venne ancora ponendosi una mano sulla bocca soffocando i suoi urletti goderecci. Velocemente si rivestì e aprì l�uscio, mise la testa fuori e mi salutò allontanandosi precipitosamente. Il brutto di questa situazione venne dopo, quando presi coscienza di aver mandato a monte tutti i miei propositi. Mi vestii e uscii, era l�una dopo mezzanotte e trovai comunque la chiesetta aperta. Entrai e mi inginocchiai al primo banco, pregai a lungo, poi mentre stavo per andarmene, sentii una presenza inquietante dietro di me, mi voltai e vidi una suora sui quarant�anni, che mi osservava, poi con voce calda e suadente mi chiese se il mio peccato era stato così grande. Non parlai ma feci cenno di si con il capo, lei mi posò una mano sulla spalla e mi disse che il percorso era molto duro, pieno di ostacoli e salite impervie, che pregando avrei trovato la pace nella mia anima. Mi disse anche che i peccati che si potevano fare in un convento non erano molti e quei pochi si conoscevano benissimo.Mi chiese chi era l�altra suora, io mi alzai dall�inginocchiatoio e senza parlare me ne andai.Con la mia amica, amante Clotilde non successe più nulla, più per volontà mia che per la sua. Credetti di aver risolto il problema e a Gennaio continuai il mio percorso, ma il giorno del lunedì Dell� Angelo ripiombai nel peccato più nero. Ricordo che era una giornata tiepida, i primi raggi di sole primaverili rendevano l�aria frizzante ed estremamente piacevole. Passeggiavo lungo ...