1. Ma chi me lo doveva dire ... epilogo


    Data: 01/06/2021, Categorie: Etero Autore: reninytxis

    ... forse. – mormorò, forse più a se stessa. Si voltò a fissarmi, uno sguardo penetrante. – Sai, la violenza psicologia può essere più crudele di quella fisica!
    
    Guardai Mara, ricordando quel che mi aveva detto di sé. Mi resi conto, con angoscia, che per quanto potessi tentare, non avrei mai potuto comprendere pienamente ciò che quella donna eccezionale poteva aver sofferto. Quasi mi pentii di aver usato “quella” parola con tanta leggerezza … E dico quasi perché, a dire il vero, m’era uscita spontanea, sincera. Eppure ora ero assillato dal timore di aver fatto soffrire qualcuno per troppa superficialità.
    
    Fu Giò a infrangere quel blocco che si era venuto a creare. Lo vidi improvvisamente togliersi camicia e pantaloni, scalciare scarpe e slip e correre urlando verso l’acqua. Mara ed Anna ridevano divertite.
    
    -E’ ora! – gridò Giò correndo dentro il mare.
    
    -E’ ora! – gli fece eco Anna, sfilandosi il vestito giallo che indossava e buttandomelo in braccio assieme alle sue scarpette e la pochette. Quei due erano uno spettacolo e Mara continuava a ridere guardando Giò che cercava di afferrare invano Anna per buttarla sott’acqua. Mi avvicinai. Poco lontano c’erano delle barche in secca dove ripulimmo dalla sabbia e ripiegammo i vestiti dei ragazzi.
    
    -E’ sempre bello stare a guardare i cuccioli che giocano! – rise Mara – Lo farei per ore!
    
    -Cuccioli? – la provocai – Ti dai arie da Vecchio della Montagna!
    
    Mi guardò, piegando appena la testa, con un sorriso ...
    ... enigmatico.
    
    -Ho le mie belle primavere, sai?
    
    -Che non saranno mai più delle mie. – ribattei per tenerle il gioco. Quel suo bellissimo sorriso si fece beffardo, voleva che capissi che vedeva il mio tranello.
    
    -Vuoi farmi dichiarare l’età? – mi chiese in tono canzonatorio. – Allora facciamo una scommessa o non ne vale la pena. Ciascuno di noi dirà l’età dell’altro e chi si avvicina di più vince.
    
    -Primo – obiettai – non oserei mai chiedere o fare affermazioni sull’età di una signora: vorresti costringermi a fare una cafonata? Secondo: cosa scommettiamo?
    
    Mi fissò a lungo, sorridendo maliziosa e piena di mistero … e promesse.
    
    -Allora chi perde – disse lentamente e quasi sottovoce, come se stesse formulando un patto segreto – dovrà fare quello che esige l’altro …
    
    Lo confesso, ebbi un brivido di paura all’idea di cosa avrei potuto rischiare: era pur sempre un salto nel buio! Ma giuro qui e adesso che, guardando quegli occhi, qualunque posta sarebbe stata più che accettabile! Le porsi la mano e:
    
    -Parola d’onore! – giurai. E lei accettò la mano.
    
    -Allora, visto che vuoi fare il Cavaliere della Tavola Pitagorica ad ogni costo come vogliamo procedere? – riflettei un attimo sull’insormontabile problema inciampando in un Uovo di Colombo.
    
    -Semplice: ci scambiamo le carte d’identità o le patenti! Prima però ognuno scriverà l’anno di nascita dell’altro. Monsignor Della Casa lo vorrà considerare un peccato veniale. Ma parola d’onore che scriveremo ciò che davvero pensiamo, senza ...
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