Ad un pelo così (Seconda parte)
Data: 02/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Lerry
Quando entro in casa, trovo i miei che conversano amenamente sul divano in pelle bianca, seduti entrambi obliquamente (per la cronaca: mia madre non ha le calze, le gambe sono ripiegate in avanti, con i piedi nudi che dondolano oltre il cuscino della seduta e l'orlo della gonna risalito a sufficienza da scoprire le cosce tornite, offerte alle carezze dello sguardo sornione di papà, che indossa una t-shirt dei Nirvana - quella dello smiley giallo con le X al posto degli occhi e la lingua fuori il sorriso sgangherato - sui soliti jeans sdruciti. È scalzo anche lui), con gli omeri premuti contro lo schienale così da potersi guardare mentre parlano e sorseggiano dai calici di boemia di mia nonna quello che mi sembra vino bianco, fumando sigarette di trinciato in barba al divieto assoluto di fumo che vige in questo appartamento. Papà appena mi vede scatta in piedi, lascia cadere la cicca che sfrigola in un bicchiere di plastica poggiato sul tavolino da caffè, e mi viene ad abbracciare, stringendomi forte e battendomi il palmo della destra sulle scapole, baciandomi sulla guancia con sonori schiocchi. È in gran forma, come sempre, solo che da questa estate è più basso di me. I capelli, ancora folti e sempre lunghi sulle spalle, sono ancora umidi e profumati di shampoo alla malva, lo stesso che abbiamo qui nel vano della doccia, noto con acume sherlockiano. È più forte di me, mi basta un particolare, un odore o un qualsiasi altro dettaglio, per immaginarmi mio padre e mia madre a ...
... letto insieme, a fare quelle cose che ho visto in dozzine e dozzine di video trovati per puro caso in un hard-disk sul fondo di un cassetto della scrivania nello studio di mamma e nelle quali si saranno plausibilmente esibiti in mia assenza questo pomeriggio, da qui l'urgenza di una doccia per lo scafato stallone, che altrimenti non si spiegherebbe. Sorvolo qui, in questa rapida digressione, sulle circostanze fortuite che mi hanno portato inconsapevolmente al ritrovamento di quei filmati, conta piuttosto il loro contenuto e il successivo lavoro che ho dovuto compiere per gestire la moltitudine di sensazioni da essi prodotti e rintuzzare quanto stavano demolendo nella mia coscienza da adolescente. Chiaro che tutti prima o poi apprendono il processo che porta alla procreazione, così come tutti prima o poi si interessano al sesso con annessi e connessi, tutti prima o poi ricercano sesso su internet e si masturbano alla grande davanti a scene di accoppiamento per lo più tra maschi e femmine, ma non a tutti capita di vedere quelle scene con i propri genitori nei panni - metaforicamente parlando - dei protagonisti. A me è capitato e sulle prime è stato devastante vedere i miei nudi, bellissimi, poco più che ventenni aggrovigliati l'uno all'altro come l'edera su un portico. Ma ancora più devastante è stato arraparsi davanti alle nudità di mia madre, scartavetrarmelo - eh sì, perché dopo lo choc iniziale proprio questo è avvenuto - fissando il suo sesso peloso leccato prima dalla lingua ...